La community dell’Open Source unita contro il Covid-19

Lo scorso 11 Marzo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha dichiarato ufficialmente il virus COVID-19 o SARS-CoV2, pandemia globale.
La situazione è critica: più di 210.000 infetti in 159 nazioni e quasi 10.000 morti con curve di contagio molto elevate.

 

 

Il rischio di contagio è molto elevato a causa della volatilità del virus e della lunga resistenza sulle superfici. La popolazione nei rari spostamenti concessi fa utilizzo di dispositivi di sicurezza quali le mascherine FFP2, FFP3 di ormai scarsa reperibilità e i sistemi sanitari nazionali sono messi a dura prova con gli ospedali delle zone rosse ormai al collasso.

Il virus ha colto tutti alla sprovvista ed ormai è in atto una corsa contro il tempo per poter garantire cure e posti letto in ospedale. In tutto il mondo si avviano raccolte fondi da parte di privati cittadini che danno il loro contributo per l’acquisto di materiali e attrezzature per i nosocomi locali.

Tuttavia la solidarietà non si sta manifestando solo sotto forma di donazioni di denaro o beni di prima necessità ma anche in termini di idee e manodopera: negli scorsi giorni in un ospedale lombardo erano quasi terminate le valvole per i respiratori artificiali e a causa dei lunghi tempi per la prevista consegna un ingegnere ne ha replicato il design in CAD e ne ha donate gratuitamente 100 all’ospedale.

Inoltre le varie communities a livello internazionale stanno collaborando tra loro e contribuendo alla realizzazione di apparecchi per la respirazione e la diagnostica a basso costo e completamente open-source in modo da poter diffondere un’idea, migliorarla e condividerla. Un esempio è senza dubbio il gruppo Facebook “Open Source COVID19 Medical Supplies” che conta più di 15.000 membri in tutto il mondo e che vede lo sviluppo continuo di apparecchiature da persone che vivono ai lati opposti del pianeta. Il metodo è uno solo: ciascuno mette a disposizione le conoscenze in un ambito specifico che vengono fuse a quelle degli altri membri in un clima di costruttiva collaborazione.

Non mancano inoltre le iniziative di chi sviluppa autonomamente delle idee e le pubblica su vari blog dedicati alla condivisione di idee.

Vediamone alcuni esempi:

  • Rilevatore di Coronavirus basato sul rilevamento della temperatura con gli infrarossi

In questo progetto presentato su Instructables.com viene indicata passo passo la costruzione di una maschera dotata di sensore di temperatura ad infrarossi (quindi a distanza) che permette di controllare la temperatura corporea di ciascun individuo che sia nella portata del sensore. Il core del progetto è l’ormai diffuso Arduino Uno e le varie componenti sono di facile reperibilita ad un prezzo irrisorio.

  • Respiratore artificiale open source

In questo progetto viene presentato il prototipo di un respiratore artificiale open source che permette di essere facilmente replicato ad un prezzo contenuto (rispetto alle svariate migliaia di euro di un respiratore in commercio).

  • Ventilatore polmonare con maschera

Su Github.com è stato pubblicato il progetto di una mascherina costituito da un Arduino Nano, un sensore per rilevare il flusso dell’aria e altre componenti elettroniche inserite in un case appositamente stampato in 3D. Anche in questo caso il costo delle componenti è davvero molto basso e permette di aiutare persone in difficoltà. Ovviamente la qualità non è la stessa dei respiratori in dotazione ai vari ospedali, ma sono comunque in grado di aiutare i pazienti affetti da gravi difficoltà respiratorie.

Sono state diffuse anche alcune raccolte che contengono svariati link di progetti e idee con consigli utili e tutorial.

E voi? Come state vivendo l’emergenza da Covid-19? Commentate qui sotto e presentate le vostre idee e i vostri pareri!

 

 

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