Il cavalluccio marino ispirerà i robot del futuro

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Per realizzare robot avveniristici gli scienziati potrebbero prendere ispirazione dal cavalluccio marino, dal suo scheletro e dalla sua coda. La colonna vertebrale dei cavallucci è infatti circondata da placche ossee quadrate, come spiegato in uno studio della Clemson University della South Carolina, guidato da Michael Porter.
La coda dei cavallucci marini ha perso in pratica quasi totalmente la sua funzione di assistere l’animale nel nuotare, ma offre un meccanismo efficiente per aggrapparsi alle barriere coralline e per nutrirsi. La struttura quadrata della coda tra l’altro offre loro anche la flessibilità di piegarsi e attorcigliarsi e ritornare poi alla forma originaria.
Tali caratteristiche offrono un ottimo spunto per realizzare robot capaci di muoversi in spazi ristretti e dunque di entrare nel corpo umano nelle vicinanze degli organi al fine di svolgere delicati interventi chirurgici o di essere impiegati in attività di ricerca e di soccorso.
Lo studio è stato realizzato attraverso modelli informatici e prototipi in 3D stampati. Si è visto in particolare che quando la coda di un cavalluccio marino è schiacciata, le placche ossee scivolano una sull’altra resistendo alle fratture inflitte alla colonna vertebrale.
Fonte: Clemson University South Carolina

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