L’articolo, pubblicato sul numero 281 di Elettronica In, illustra come trasformare un Raspberry Pi in un assistente virtuale avanzato, integrando tecnologie di intelligenza artificiale come ChatGPT. Dopo un’introduzione sull’evoluzione dell’AI, dall’intelligenza simbolica agli attuali modelli di linguaggio avanzati, si passa a spiegare come configurare hardware e software per il progetto.
Il sistema è costruito su un Raspberry Pi 4, scelto per le sue ottime capacità di elaborazione, abbinato a un microfono USB e a cuffie o casse audio. Per il sistema operativo, si consiglia l’uso di Raspbian OS, un derivato di Debian ottimizzato per Raspberry Pi.
Il linguaggio di programmazione usato è Python, noto per la sua semplicità e versatilità. L’articolo guida l’utente nell’installazione delle librerie necessarie, come quelle per il riconoscimento vocale (SpeechRecognition) e per l’interazione con le API di OpenAI, fondamentali per comunicare con ChatGPT. Viene fornito un esempio di codice, basato su una programmazione orientata agli oggetti, che permette al sistema di ascoltare l’utente, elaborare il parlato e fornire risposte attraverso una sintesi vocale.
Un focus importante è dedicato alla configurazione delle API di OpenAI, che richiedono una chiave di accesso generata dal portale degli sviluppatori. L’articolo esplora anche potenziali sviluppi futuri, come la miniaturizzazione del progetto o l’uso di chip come ESP32 per creare sistemi più economici e portatili.
La guida è pensata per un’ampia gamma di utenti, dai maker agli sviluppatori, ed evidenzia la flessibilità e il potenziale di queste tecnologie per applicazioni che vanno dall’educazione al supporto tecnico, fino all’Internet of Things (IoT).