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Il gioco di memoria visiva Simon Game, popolare negli anni ’70 e ’80, sta vivendo una rinascita grazie alla tecnologia moderna. In questo articolo, presentato sul numero 278 di Elettronica In, esploriamo una versione aggiornata di Simon, che sostituisce i tradizionali pulsanti con sensori touch e utilizza l’illuminazione LED per un’interazione più vivace. Il cuore del sistema è un microcontrollore ESP32, scelto per le sue capacità di elaborazione e la sua compatibilità con i touch sensor. Il gioco è composto da due circuiti stampati personalizzabili e una serie di moduli pronti all’uso, tutti montati su un pannello con aperture tronche per il plexiglass colorato.
A livello di hardware, ogni pulsante di Simon è controllato da un driver MOSFET che pilota gruppi di noodle-LED, con i colori specifici richiesti dal gioco. Le informazioni sul punteggio sono visualizzate su due display a LED a 7 segmenti, gestiti tramite un bus I²C dall’ESP32 senza la necessità di un Arduino. Questa configurazione non solo modernizza l’aspetto del gioco ma migliora anche l’efficienza energetica grazie all’uso di un amplificatore audio in classe D.
La parte software del Simon si basa su un firmware facilmente programmabile tramite l’IDE Arduino, con una gestione del gioco che include la memorizzazione delle sequenze di luci e suoni e la verifica delle risposte del giocatore. La configurazione finale del gioco permette agli utenti di personalizzare il livello di difficoltà e di aggiungere funzionalità, come la visualizzazione remota del punteggio.
L’articolo fornisce dettagli tecnici su come assemblare il gioco, dal montaggio dei circuiti alla configurazione del firmware, rendendo questo progetto accessibile anche agli hobbisti meno esperti. Simon rappresenta un esempio eccellente di come la tecnologia moderna possa rivitalizzare i giochi classici, offrendo sia divertimento che un’opportunità educativa nel campo dell’elettronica.
