Raspberry Pi Zero, un completo computer a 5 dollari, come una pizza Margherita

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Quando, alcuni mesi fa, venne presentata su Kickstarter la scheda CHIP (un vero e proprio computer) al prezzo di 9 dollari, in molti si misero a fare i conti e dissero che no, non era possibile che un computer con quelle caratteristiche costasse quella cifra, e che l’iniziativa sarebbe miseramente fallita. Siamo curiosi di sentire cosa diranno ora quelle stesse persone dopo il lancio da parte della Raspberry Pi Foundation della nuova board Raspberry Pi Zero in vendita ad un prezzo di 5 dollari (per inciso, CHIP ha raccolto su Kickstarter oltre 2 milioni di dollari).
Anche se cinque dollari possono apparire irrisori per un computer  con processore da 1GHz, 512MB di RAM, una GPU dual-core, uscita video HDMI/RCA e microSD per memorizzare i dati, c’è da considerare che il costo del “silicio”, specie delle MCU, ha toccato ormai quotazioni bassissime, dell’ordine delle decine di centesimi di dollaro.
In questi anni la Fondazione Raspberry Pi ha imboccato la strada dell’incremento delle prestazioni cercando di fornire board sempre più performanti (come la versione Pi2) pur mantenendo lo stesso target di prezzo; nel caso della Zero, invece, è stata scelta la strada opposta, proponendo un prodotto dalle prestazioni e dalle dimensioni più contenute ma al prezzo più basso possibile. Cinque dollari, appunto. Un prodotto con caratteristiche entry-level (anche se del 40% più performante della prima scheda Raspberry Pi) destinato ad una fascia molto più vasta di utenti, ma anche a quanti vogliono “smanettare” con queste board senza il patema d’animo di veder bruciare la scheda. Dopo tutto cinque dollari equivalgono al costo di una pizza Margherita.

La scheda Raspberry Pi Zero presenta dimensioni particolarmente ridotte (30 x 65 mm), con al centro della board il SoC Broadcom BCM2835 che integra un processore ARM11 con una frequenza di clock di 1 GHz, una GPU video dual core VideoCore IV e la SRAM LPDDR2 da 512 MB; sul lato più lungo della scheda sono presenti il connettore mini-HDMI e due connettori mini-USB, uno per l’alimentazione e l’altro per la connessione a tastiera, mouse, ecc., tramite un Hub USB esterno. Sul lato opposto è presente il classico connettore a 40 pin di tutte le schede Raspberry Pi, un pin di reset e quello dal quale è possibile prelevare il segnale videocomposito da utilizzare con tutti quei monitor che non hanno l’ingresso HDMI. Infine, di lato, è presente il connettore microSD per la scheda di memoria utilizzata per caricare il sistema operativo e come memoria di massa del dispositivo.
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La board Raspberry Pi Zero è stata presentata ieri e posta in vendita (nel Regno Unito e negli USA) unitamente al numero 40 della rivista MagiPi. La distribuzione globale è a cura di Farnell che propone una serie di bundle con cavi, scheda di memoria, ecc., come del resto fa anche Adafruit negli USA. Inutile dire che, dopo un giorno dall’annuncio, tutte le versioni sono OUT OF STOCK, e bisognerà sicuramente aspettare qualche settimana per riuscire a mettere le mani su questo nuovo prodotto.
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Per quanto riguarda il software, la nuova RaspberryPi Zero è in grado di funzionare con Raspbian, la versione di Debian ottimizzata per queste board e, come scritto dalla stessa Fondazione, è sicuramente in grado di eseguire applicazioni come Scratch, Minecraft, Sonic Pi e altre ancora.
Caratteristiche tecniche:

  • SoC: Broadcom BCM2835 con processore ARM11 da 1 GHz, SDRAM LPDDR2 da 512MB, GPU dual-core VideoCore IV.
  • Uscita video: HDMI 1080 HD tramite mini-HDMI oppure videocomposito da prelevare dall’apposito pin.
  • Uscita audio: HDMI
  • Sistema operativo: Raspbian installato tramite NOOBS
  • Memoria dati: connettore micro-SD
  • Alimentazione: 5V – 160 mA tramite micro-USB
  • Periferiche: micro-USB “On the Go”
  • I/O: 40 pin GPIO con lo stesso pinout dei modelli A+/B+/B2
  • Dimensioni: 65 x 30 x 5 mm

www.raspberrypi.org
 
 

4 Commenti

  1. Aggiungo una considerazione importante che manca nella presentazione, la board è priva del connettore Ethernet che deve quindi essere aggiunto esternamente ad esempio utilizzando un dongle USB Wi-Fi o di altra natura (ad esempio adattatori SPI / Ethernet). A parte questo dettaglio è un ottimo strumento per chi inizia. Saluti

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