Droni archeologici per riportare alla luce la ‘Pompei medievale’

Ricostruzione 3D di Cerreto

Droni al lavoro in Campania per far rivivere Cerreto vecchia, ossia l’area medievale di Cerreto Sannita nel beneventano, cittadina sepolta dal terribile terremoto che colpì il Sannio nel 1688.

La riscoperta della ‘Pompei medievale’, ancora oggi sommersa dal sisma, avverrà grazie ai rilievi realizzati attraverso georadar, laser, video e ricostruzioni in 3D.

L’iniziativa rientra nel progetto Provaci di cui è capofila il distretto delle ‘città del futuro’, Stress, uno dei sei centri tecnologici della Regione Campania.

Il progetto pilota, come ha spiegato Paolo Mauriello dell’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), prevede l’impiego dei droni per mappare e monitorare l’area e per incamerare delle immagini video che consentiranno di ricostruire tridimensionalmente la cittadina. Grazie a tali rilevamenti aerei sarà possibile, oltre a ricostruire virtualmente il borgo antico, anche porre le basi per far partire i lavori di scavo.

Cosi come spiegato da Paolo Mauriello dell’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), il progetto Provaci, infatti, punta a riportare alla luce l’intera città medievale.

La ricostruzione virtuale del sito archeologico consentirà poi ai visitatori di immergersi completamente in uno scenario unico, grazie soprattutto all’impiego di attività geo-diagnostiche finalizzate alla caratterizzazione stratigrafica del sito medioevale e all’individuazione di nuovi possibili fronti di scavo.

Il progetto Provaci, promosso dalla Regione Campania vedrà come protagonisti il Comune di Cerreto Sannita, la Seconda Università di Napoli e Gal Titerno, Agenzia di Sviluppo Locale.

Fonte: Regione Campania

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