L’articolo, presentato sul numero 284 di Elettronica In, si propone come guida pratica per la creazione e gestione di librerie personalizzate nell’ambiente Arduino, affrontando in particolare il caso d’uso della visualizzazione di caratteri su un display a 7 segmenti a catodo comune.
Viene inizialmente introdotto il concetto di libreria: un contenitore di funzioni simili, utile a rendere il codice più ordinato, riutilizzabile e leggibile. Il programmatore può fare affidamento su librerie già esistenti oppure realizzarne di proprie. L’autore mostra passo passo come creare una libreria da zero, a partire da una cartella contenente due file fondamentali:
-
un file .h (header) che dichiara le funzioni;
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un file .cpp che ne contiene l’implementazione.
Nel file .h
sono incluse le direttive #define
per il nome della libreria e #include Arduino.h
. Nel .cpp
, invece, si includono sia il file header creato sia Arduino.h
. Le librerie possono poi essere installate tramite due metodi: posizionandole nella cartella libraries
di Arduino oppure importandole da un file .zip
tramite l’IDE.
Segue una dimostrazione pratica: viene creata una libreria chiamata display7s
che consente di visualizzare i caratteri esadecimali da 0 a f su un display a 7 segmenti. Le due funzioni principali, dis7s(i)
e disoff()
, sono dichiarate nel file .h
e implementate nel file .cpp
. dis7s(i)
usa una struttura switch/case
per gestire i caratteri in base al valore di i
, accendendo i segmenti appropriati del display. disoff()
spegne invece tutti i segmenti.
Viene poi illustrato un esempio concreto di sketch .ino
che utilizza la libreria. Nel setup()
i pin digitali vengono configurati come uscite. Nel loop()
, i caratteri da 0 a f vengono mostrati uno a uno sul display con un ritardo di 1 secondo, prima e dopo un reset completo del display. Il risultato è un codice ordinato, facile da modificare e altamente riutilizzabile.
L’articolo si chiude sottolineando i vantaggi pratici delle librerie, come la semplificazione nella modifica dei caratteri o l’adattamento del codice a diversi tipi di display (es. anodo comune, display alfanumerici). Infine, l’autore invita i lettori a sperimentare ulteriormente, ad esempio creando una libreria per l’Arduino UNO REV4 WiFi che sfrutti la matrice a LED integrata.
Questa guida si rivolge a maker, studenti e appassionati di elettronica che vogliono imparare a programmare in modo modulare e professionale con Arduino.