La realtà aumentata in supporto alla lotta contro il Covid-19

La lotta al Covid-19 si combatte su diversi fonti: negli ospedali, nei palazzi di Governo, ma soprattutto nei laboratori di ricerca dove si testano le numerose e si studiano le molecole del virus per poterne trovare vulnerabilità. È quanto realizzato in un laboratorio di ricerca dell’Università della California di San Francisco, di cui riportiamo una notizia.

“Conosci il tuo nemico” è l’essenza di una delle citazioni più famose dell’Arte della Guerra  [di Sun Tzu], ed è vero ora come lo era 2.500 anni fa. Si applica anche molto al di là delle arti marziali, e mentre il mondo si prepara alla battaglia contro COVID-19, è particolarmente importante conoscere il nemico: il coronavirus ora soprannominato SARS-CoV-2. E ora, la tecnologia della realtà aumentata sta dando una spinta alla ricerca di difetti fatali nel virus che possono essere sfruttati per sconfiggerlo.

Il video qui sotto è un affascinante mix di modelli 3D di strutture virali, come le glicoproteine ​​a spiga esterne che conferiscono ai coronavirus il loro caratteristico aspetto di corona, sovrapposte al video live  [ di Tom Goddard], un programmatore / analista dell’Università della California di San Francisco. Lo strumento che sta usando si chiama ChimeraX, un programma di visualizzazione molecolare sviluppato da lui e dai suoi colleghi. In realtà si riferisce a questa configurazione come “realtà mista” piuttosto che “realtà aumentata”, per sottolineare il fatto che l’AR tende ad essere un’esperienza che solo l’utente può apprezzare appieno, mentre questo sistema gli consente di fungere da guida su un virtuale visita alla più piccola delle strutture.

Utilizzando una fotocamera con rilevamento della profondità e un visore VR, [Tom] è in grado di manipolare modelli 3D del virus SARS – non abbiamo ancora dati completi sulla struttura 3D per le nuove proteine ​​del coronavirus – per mostrarci esattamente come la SARS si lega al suo recettore, enzima-2 di conversione dell’angiotensina (ACE-2), una proteina espressa sulle superfici cellulari di molti diversi tipi di tessuto. È affascinante vedere come il dominio propulsivo del picco si allunga per agganciarsi all’ACE-2 per iniziare il processo di invasione di una cella; è anche incoraggiante osservare la simulazione di [Tom] su come il sistema immunitario risponde e blocca tale legame.

Sembra che ChimeraX e sistemi AR simili si dimostreranno potenti strumenti nella lotta contro non solo COVID-19, ma in tutti i tipi di malattie infettive. Tanto di cappello a [Tom] e al suo team per averli resi disponibili gratuitamente ai ricercatori.

 

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