La fine del Mondo? No, la fine di un Mondo.

Mentre ci apprestavamo a scrivere dei vantaggi di una tecnologia rispetto a quell’altra o di come quel nuovo micro avrebbe migliorato le prestazioni di quel sistema, è successo qualcosa di imprevedibile.

La natura, ancora una volta, ha fatto sentire forte la sua voce, infischiandosene delle nostre (presunte) capacità di dominare tutto e tutti: è bastato un piccolo, invisibile, microorganismo per mettere in ginocchio interi Paesi. E questa volta, sfortunatamente, al 10 marzo, nel momento in cui scriviamo queste note, uno dei paesi più colpiti è proprio l’Italia, dove la maggior parte delle attività sono bloccate, le scuole sono chiuse e dove le persone sono costrette a restare chiuse in casa. E dove si contano già migliaia di vittime.

Se da quasi un secolo non abbiamo più assistito a catastrofiche guerre globali, grazie a quel poco di ragionevolezza che ci è rimasta, negli ultimi tempi è la natura che ci ricorda quanto siamo vulnerabili rispetto ai grandi e ricorrenti fenomeni naturali, come terremoti ed eruzioni vulcaniche, ma anche – e sempre più spesso – a quei catastrofici fenomeni dovuti alla manipolazione dell’ambiente da parte dell’uomo, alla deforestazione indiscriminata ed alla trasformazione dell’atmosfera in una camera a gas.

Con questo non vogliamo dire che l’attuale pandemia da Coronavirus sia dovuta all’attività umana (anche se qualcuno lo sospetta), semplicemente che la natura non sempre è benigna e aggiungerci del nostro non è una cosa molto intelligente.

Qualcuno ha scritto che ci troviamo di fronte alla fine del Mondo. No, molto più semplicemente ci troviamo di fronte alla fine di un Mondo.

E se il nuovo Mondo sarà meglio o peggio di quello che ci stiamo lasciando alle spalle dipenderà da ognuno di noi, da quali insegnamenti sapremo trarre da quanto accaduto.

Ciò detto, ci preme un’altra considerazione. Sicuramente, prima o poi tutto questo finirà, le nostre lunghe giornate tra le mura di casa termineranno e la vita, in qualche modo, riprenderà.

Il consiglio che vogliamo dare è proprio quello di non sprecare questo periodo di isolamento nell’ozio e nell’inerzia: sfruttiamo queste settimane per imparare qualcosa di nuovo, qualcosa che magari non eravamo riusciti a fare per mancanza di tempo: un corso di lingue, un linguaggio di programmazione, una nuova tecnologia.

Fortunatamente da questo punto di vista Internet è una miniera senza fine, così come il nostro sito www.elettronicain.it e il nuovo www.elettronicainpro.it dai quali potrete scaricare, gratuitamente, articoli, corsi, progetti, monografie, tutorial e informazioni di ogni genere.

In attesa dell’arrivo del Nuovo Mondo.

 

 

2 Commenti

  1. Condivido l'editoriale e trovo lodevole l'iniziativa di rendere fruibile la rivista di Marzo gratuitamente. Appena mi sarà possibile rinnoverò l'abbonamento alla rivista.

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