2020, l’anno dell’auto elettrica per tutti

Con lo sconto concessionario e gli incentivi statali il prezzo può arrivare a circa 15 mila Euro o anche meno, se la vostra regione prevede ulteriori bonus.

L’auto elettrica sembra ormai aver raggiunto il traguardo tanto sospirato, ovvero quella della sostanziale parità di costi e prestazioni rispetto alle vetture a combustione interna. Dopo anni di corsa all’elettrico, con vetture dai costi esorbitanti e dalla scarsa autonomia, possiamo finalmente affermare che è arrivata l’ora dell’elettrico per tutti. Negli ultimi mesi sono infatti arrivate sul mercato una serie di utilitarie il cui costo di listino è di poco superiore ai 20 mila euro e la cui autonomia è più che sufficiente per un normale tragitto casa-lavoro o per il classico tour quotidiano di impegni in città.

A questa categoria di vetture appartiene, ad esempio, la nuova Seat Mii electric che costa “su strada”, completa di accessori, 23.250 Euro e dichiara un’autonomia di 260 km. La Mii ha un motore di 61 kW (83 CV) con coppia massima di 212 Nm che consente di accelerare (… la cosa bella anche in una piccola elettrica) da 0 a 50 km/h in 3,9 secondi e di raggiungere una velocità massima di 130 km/h; la batteria agli ioni di litio da 32,3 kWh si ricarica tranquillamente in una notte mediante l’impianto elettrico di casa. E se il costo può sembrare ancora un po’ alto, dobbiamo considerare che con gli incentivi statali e con lo sconto concessionario il prezzo può arrivare a circa 15.000 Euro (o anche meno se abitate in una regione che prevede un ulteriore bonus). Non dobbiamo dimenticare poi, che il costo di esercizio di una vettura elettrica è sicuramente inferiore, non si paga il bollo, ecc. 

Naturalmente la vettura spagnola non è la sola ad offrire queste caratteristiche; molto simili sono i costi e le prestazioni della e-Up, della Skoda Citygo e di altre vetture ancora. Ed è veramente un peccato che progetti come quello della Sion, la prima Solar Electric Car, siano ancora in alto mare nonostante la recente campagna di Community Funding abbia avuto grande successo. La possibilità di ricaricare le batterie con i pannelli solari montati sulla vettura (pur con una ricarica minima, pari ad una percorrenza di una trentina di chilometri al giorno), potrebbe convincere molte altre persone a passare all’elettrico, specie quanti (giustamente) obiettano che l’uso di una vettura elettrica, stante l’attuale mix energetico italiano, non fa altro che spostare l’inquinamento atmosferico dalle città dove la vettura viene utilizzata, ai luoghi dove sorgono le centrali che producono elettricità bruciando combustibili fossili.

Con la Sion, considerando che un pendolare percorre meno di trenta chilometri al giorno, potremmo muoverci in auto con la certezza assoluta di non inquinare. Un po’ come succede in alcune nazioni del nord Europa (Scozia, Danimarca, ecc.) dove l’energia elettrica viene prodotta quasi esclusivamente da fonti rinnovabili. Non a caso in questi paesi la vendita di vetture elettriche ha raggiunto cifre da record. Che dire? Compatibilmente con quelle che sono le capacità produttive dei car maker e la scarsa diffusione dei punti di ricarica, il 2020 sarà sicuramente l’anno dell’auto elettrica o perlomeno l’anno che verrà ricordato per aver dato il via alla mobilità elettrica su larga scala.

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