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La navicella spaziale CST-100 Starliner di Boeing ha completato il primo atterraggio terrestre nella storia degli Stati Uniti di una capsula in grado di trasportare esseri umani. L’atterraggio è avvenuto delicatamente alle 7:58 EST di oggi domenica 22 dicembre presso il White Sands Space Harbor nel New Mexico, la località prescelta per i futuri atterraggi di veicoli spaziali dello stesso tipo. L’operazione di rientro è iniziata alle 7:23 col distacco dal modulo di servizio, l’entrata in atmosfera, il dispiegamento dei tre enormi paracadute e l’impatto sui sei airbag di cui è dotata la navicella.
Sebbene in questa missione lo Starliner non abbia raggiunto la sua orbita prevista e non abbia attraccato alla Stazione Spaziale Internazionale come previsto, il volo è stato particolarmente utile alla Boeing e alla NASA per completare una importante serie di test propedeutici al volo umano tra i quali:
- Lancio del primo razzo Atlas V della United Launch Alliance (ULA) con specifiche di lancio per navicelle con equipaggio
- Test dei sistemi di propulsione dello Starliner
- Test delle Comunicazioni spazio-spazio
- Test positivo del tracker Starliner con l’impiego del proprio sistema di navigazione
- Test del sistema di docking NASA Starliner
- Convalida di tutti i sistemi di controllo ambientale e di supporto vitale
- Test positivo di uplink di comando tra la Stazione spaziale internazionale e Starliner
Lo Starliner che è atterrato oggi sarà rinnovato dalla Boeing per la prima missione operativa con equipaggio. L’astronauta della NASA Suni Williams, che volerà in quella missione, ha soprannominato il veicolo spaziale “Calypso” come la nave del famoso esploratore Jacques Cousteau.
La navicella spaziale Starliner senza equipaggio era stata lanciata con un vettore ULA Atlas V alle 6:36 di venerdì 20 dicembre, dallo Space Launch Complex 41 della stazione dell’aeronautica di Cape Canaveral in Florida.