In Cina il più grande impianto fotovoltaico galleggiante al mondo

Una volta era una miniera a cielo aperto dalla quale veniva estratto il carbone; ora, con i suoi 40 MW e 166 mila pannelli solari, accoglie il più grande impianto fotovoltaico galleggiante al mondo, quasi a simboleggiare la svolta nelle politiche ambientali cinesi.

Un paese, la Cina, responsabile di circa il 40% delle immissioni nocive in atmosfera ma con il più alto tasso di crescita di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili: eolico, solare e idroelettrico stanno lentamente ma progressivamente soppiantando i molto più inquinanti generatori a carbone e petrolio. Il nuovo impianto da 40 MW, entrato recentemente in funzione, è parte di un progetto più ampio che prevede la realizzazione di nuove isole fotovoltaiche galleggianti, per complessivi 150 MW, che copriranno quasi per intero la miniera (ora diventato un lago) che sorge nelle vicinanze di Huainan, nella provincia di Anhui. L’utilizzo di impianti flottanti presenta costi superiori rispetto agli impianti di terra ma consente di mantenere più bassa la temperatura dei pannelli, migliorandone il rendimento. Inoltre l’utilizzo di aree non sfruttabili per l’agricoltura o per gli insediamenti umani (di cui la Cina ha enorme bisogno), favorisce lo sviluppo di questo genere di impianti.

Il progetto è stato realizzato dalla società cinese Sungrow Power Supply, principale produttore al mondo di inverter fotovoltaici.

Cao Renxian, fondatore e presidente di Sungrow spiega così le caratteristiche di questo progetto: “Non solo il set di moduli che tutti possono vedere è galleggiante, ma molte delle apparecchiature di questo impianto fotovoltaico, compresi gli inverter centrali e i trasformatori, sono posizionati sopra l’acqua”.

Tutto ciò – prosegue Renxian – rappresenta una sfida importante e richiede innovazioni a molti livelli. Gli effetti dell’umidità e della degradazione potenziale indotta sono considerazioni importanti data la vicinanza all’acqua. D’altra parte, l’acqua mantiene il sistema più freddo, limitando quindi l’esposizione dei pannelli solari al “coefficiente di temperatura” che si traduce in un peggioramento delle prestazioni all’aumentare della temperatura ambiente.”

I sistemi galleggianti saranno mantenuti in posizione da più ancore. Allo stato attuale, la profondità della zona del lago è di 5-10 metri, ma sta lentamente autentando e presto raggiungerà i 15 metri. Anche la pulizia dell’impianto sarà semplificata dalla vicinanza dell’acqua, con la robotica che verrà utilizzata per gran parte del processo di pulizia.

Renxian aggiunge: “Il punto centrale di questo impianto è quello di trarre il massimo vantaggio per aiutare l’ambiente da un terreno minerario degradato”.

Sungrow spera anche di fornire in tutto il mondo le sue soluzioni fotovoltaiche galleggianti, avendo imparato molto dai suoi progetti iniziali.

L’energia prodotta dall’impianto di Huainan sarà venduta all’utility State Grid Corporation of China (SGCC).

www.pv-tech.org

 

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