SIMATIC IOT2020, in esclusiva da RS Components il nuovo gateway IoT di Siemens compatibile con Arduino

SIE_160701 - SIMATIC IOT2000

Con la partecipazione di Massimo Banzi, co-fondatore di Arduino, Raffaella Menconi, responsabile di Siemens Automation per il mondo educational, e Paolo Carnovale, Head of Industrial Product Marketing di RS Components, è stato presentato durante l’edizione romana della Maker Faire un nuovo prodotto che avvicina il mondo dei maker a quello dell’industria: il gateway IoT SIMATIC IOT2020.  Un prodotto che consentirà ai progettisti e integratori che operano nell’industria di semplificare il lavoro di programmazione avendo a disposizione un ecosistema di programmi e librerie open-source praticamente infinito; dall’altro lato, l’IOT2020 consentirà a maker, studenti e appassionati di accedere al mondo dei sistemi industriali con un prodotto già dotato di tutte le stringenti certificazioni che sono necessarie per operare in questo ambito.

È certamente un passaggio epocale – ha detto Raffaella Menconi – perché collega per la prima volta il mondo Arduino con quello dell’industria“.

Secondo gli analisti di mercato, nel giro di qualche anno ci saranno più di dieci miliardi di dispositivi connessi a Internet. Una delle principali tendenze globali della tecnologia IoT, che guida questa crescita, è la diffusione di software open-source, tra cui l’IDE (Integrated Development Environment) di facile utilizzo e hardware in costante miglioramento come quello del progetto Arduino. Siemens e RS hanno unito le forze per offrire una piattaforma IoT ai progettisti di domani, mettendo a punto l’IOT2020, che segue queste tendenze e permette di entrare nel settore dell’Industrial IoT e affrontare le sfide poste da un mondo sempre più connesso in modo più semplice.

L’IOT2020 è un gateway IoT aperto e versatile, progettato per processi industriali continui e dotato di tutte le certificazioni necessarie. Può essere utilizzato per recuperare, elaborare, analizzare e trasmettere dati a qualsiasi tipo di dispositivo grazie alle interfacce supportate, tra cui Ethernet, USB e micro SD. Il gateway è compatibile con software open-source come l’IDE di Arduino e Yocto Linux, e sfrutta linguaggi di programmazione di alto livello come Java, C++ e JSON. La sua accessibilità e il suo essere un sistema aperto consente diverse possibilità di comunicazione con ulteriori hardware o sensori tramite Modbus, PROFINET o altri protocolli, oltre che il collegamento diretto a soluzioni cloud tramite MQTT o AMQP. In aggiunta alle interfacce on-board, la IOT2020 è espandibile con gli shield di Arduino e mediante una porta PCIe on-board.

Il dispositivo (del costo di appena 89 Euro + IVA), è provvisto delle certificazioni UL e CE, ed è perfettamente adatto anche a scopi didattici. L’IOT2020 soddisfa le numerose esigenze di scuole e università fornendo agli studenti la piattaforma ideale per acquisire rapidamente esperienza nello sviluppo pratico. Inoltre consente alle start-up e ai maker di trasformare le proprie idee in applicazioni e progetti professionali.

presentazioneiot2020

L’esperienza accumulata negli anni al servizio dei clienti nel settore industriale e dell’elettronica ha consentito a RS di partecipare all’evoluzione tecnologica di questi due campi. La tecnologia open-source adottata da Arduino ha semplificato e accelerato la prototipazione elettronica, mentre Siemens è riuscita a portare l’automazione industriale a livelli di affidabilità e interconnessione semplicemente impensabili dieci anni fa”, ha commentato Paolo Carnovale, Head of Industrial Product Marketing di RS. “Il SIMATIC  IOT2020 crea un ponte tra questi due mondi e offre ai progettisti del futuro la flessibilità necessaria a realizzare nuove straordinarie applicazioni IoT industriali”.

Questo dispositivo cerca di accorciare la distanza tra il mondo dei makers, per sua natura molto creativo, e quello dell’industria, che deve seguire norme e regole molto stringenti e precise. Un tentativo sicuramente riuscito” è stato il commento di Massimo Banzi  “È bello vedere come grandi aziende abbiano capito che quelli che erano visti come strumenti educativi ora possano cambiare il mondo dell’industria, dando la possibilità anche piccole e medie imprese di sviluppare tecnologie che per loro erano irrealizzabili perché troppo costose“.

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