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Le pillole del futuro potrebbero essere elettroniche, dotate di batterie commestibili, molto efficaci e poco costose, in quanto riusciranno a centrare il bersaglio prestabilito in maniera certa.
Saranno infatti prodotte con materiali biodegradabili e alimentate dagli stessi fluidi acidi dell’organismo.
Tale scenario è stato ipotizzato da Christopher J. Bettinger, della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, in Pennsylvania, su Trends in Biotechnology.
Bettinger e il suo team di ricercatori sono al lavoro per produrre tali dispositivi elettronici digeribili, impiegando materiali naturali, come minerali contenuti negli alimenti o i pigmenti presenti nella pelle e negli occhi.
Per testare le pillole smart sugli esseri umani, secondo Bettinger, potrebbero passare altri 5 o 10 anni, anche se già oggi diversi dispositivi ingeribili, anche stampati in 3D, hanno già ottenuto l’autorizzazione all’uso umano da parte degli enti regolatori.
Fonte: Trends
