5G: UE e Giappone intensificano la cooperazione

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Con il nuovo accordo sul 5G, l’UE unirà le proprie forze a quelle del Giappone per rispondere alla crescente necessità di servizi Internet senza fili e integrare gli sforzi attuali per la creazione di un mercato unico digitale in Europa. L’accordo permetterà all’UE e al Giappone di lavorare per definire una visione e standard comuni per il 5G, di individuare nuove frequenze radio armonizzate per lo spettro 5G e di cooperare per lo sviluppo di applicazioni 5G in ambiti quali le automobili connesse o la sanità elettronica. Nei prossimi due anni, inoltre, i partner investiranno 12 milioni di euro in progetti relativi al 5G per contribuire allo sviluppo dell’internet degli oggetti, del cloud computing o delle piattaforme per i Big Data.
L’UE e il Giappone hanno inoltre deciso di intensificare la loro cooperazione in materia di ricerca e innovazione, basata sulla visione comune sostenuta oggi.
Günther H. Oettinger, Commissario europeo responsabile per l’economia e la società digitali, ha dichiarato: “Il 5G sarà la spina dorsale delle economie e società digitali in tutto il mondo. È per questo che appoggiamo fortemente e cerchiamo un consenso e una cooperazione globali sul 5G. L’accordo col Giappone è una tappa fondamentale verso una definizione globale del 5G, dei relativi standard e delle caratteristiche dei servizi. È una dimostrazione del fatto che i nostri paesi sono pronti ad assumere la guida nella creazione del futuro digitale.”
L’accordo si baserà sui forti legami che esistono nel campo della ricerca in settori quali le TIC e l’aeronautica e rafforzerà la collaborazione in ambiti quali salute e ricerca medica, ambiente, energia e fisica. I partner istituiranno inoltre un meccanismo di cofinanziamento, grazie al quale sarà più facile finanziare progetti di ricerca e innovazione comuni, e avvieranno una collaborazione più stretta in ambiti strategici, ad esempio nel settore dell’open science. È stato firmato anche un accordo volto a incentivare gli scambi scientifici tra la Japan Society for the Promotion of Science (JSPS) e il Consiglio europeo della ricerca (CER).
Carlos Moedas, Commissario per la ricerca, la scienza e l’innovazione, ha dichiarato: “L’Europa e il Giappone si trovano ad affrontare molte sfide comuni, quali la sicurezza energetica, l’invecchiamento della popolazione o l’accesso a materie essenziali. È pertanto naturale collaborare strettamente per trovare soluzioni a queste sfide. La visione comune sostenuta oggi porterà la nostra cooperazione al livello successivo.
Le basi per la cooperazione tra UE e Giappone sulla tecnologia mobile 5G sono state gettate nel protocollo d’intesa del 25 marzo 2015. È stato sottoscritto un impegno tra il partenariato pubblico-privato sul 5G, avviato dalla Commissione nel dicembre 2013, e il forum giapponese 5GMF (Fifth Generation Mobile Communications Promotion Forum). L’UE sta già investendo 700 milioni di euro da qui al 2020 in questo partenariato pubblico-privato attraverso il programma di ricerca e innovazione Orizzonte 2020. Grazie all’intervento dell’industria dell’UE, tale somma aumenterà fino a 5 volte, arrivando a superare i 3 miliardi di euro. La Commissione europea e il settore tecnologico europeo hanno recentemente presentato l’ambiziosa visione dell’UE per l’infrastruttura e le tecnologie 5G per permettere all’UE di esprimersi con voce forte nelle discussioni sul 5G e giungere a ulteriori accordi internazionali sul 5G.
Con la sua strategia per il mercato unico digitale la Commissione si è impegnata a migliorare il coordinamento dello spettro nell’UE, soprattutto in vista delle future esigenze in termini di 5G. La Commissione avvierà nei prossimi mesi un riesame del quadro delle telecomunicazioni dell’UE e presenterà proposte legislative intese a riformare radicalmente le norme UE in materia di telecomunicazioni nel 2016. La riforma prevede un coordinamento più efficiente dello spettro e criteri comuni a livello dell’UE per l’assegnazione dello spettro a livello nazionale.
Cooperazione in materia di ricerca e innovazione
L’UE e il Giappone intrattengono una stretta collaborazione nel campo della ricerca e dell’innovazione. Il Giappone è stato un partner attivo nel Settimo programma quadro di ricerca e innovazione dell’UE (2007-2013). Da maggio 2015 le organizzazioni giapponesi hanno partecipato 116 volte a convenzioni di sovvenzione firmate nell’ambito del 7° PQ; le organizzazioni giapponesi partecipanti, ben 56, hanno ricevuto contributi UE totali pari a 9,8 milioni di euro. Nello stesso periodo sono stati 352 i ricercatori giapponesi che hanno ricevuto finanziamenti attraverso le azioni Marie Skłodowska-Curie e 18 quelli che hanno beneficiato di una sovvenzione del CER. Dall’avvio di Orizzonte 2020 nel 2014 le partecipazioni giapponesi sono state 28. Inoltre, la Commissione ha cofinanziato 20 progetti comuni relativi alle TIC, all’aeronautica, ai materiali e all’energia, per un totale di 34 milioni di euro di contributi UE.
La visione comune sostenuta oggi è una dichiarazione di comprensione reciproca che appoggia e sostanzia il partenariato strategico disciplinato dall’Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica del 2011.
http://europa.eu/
 
 

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