San Mateo Maker Faire 2014, la prima e la più originale

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Di ritorno dalla Maker Faire di San Mateo, dove tutto ha avuto inizio, alcune considerazioni su questo fenomeno che, in attesa dell’edizione della World Maker Faire di New York e dell’European Edition di Roma, il 18 giugno ha fatto tappa persino alla Casa Bianca.

Dale Dougherty è un uomo fortunato. Fortunato perché non sempre a maggio nella zona della Bay Area il tempo è dei migliori: acquazzoni e vento forte sono all’ordine del giorno. Eppure anche quest’anno, durante il week-end scelto per la più importante edizione della Maker Faire, quella di San Mateo, località a pochi chilometri a sud di San Francisco, il sole ha rallegrato lo svolgimento della manifestazione, riuscendo anche a scottare le carnagioni più chiare.

Il sole è forse l’elemento più importante dell’edizione di San Mateo (dove la Maker Faire è nata) dal momento che moltissime attrazioni si svolgono all’aperto, da quelle della Fire Art fino alla Diet Coke + Mentos di EepyBird. Personalmente, durante tutte le edizioni alle quali ho partecipato, il sole ha sempre favorito la manifestazione, tanto che alcuni anni mi sono persino abbronzato durante i due giorni della fiera. Per questo dico che Dale Dougherty è un uomo fortunato.

Per chi non lo sapesse, Dale Dougherty è l’anima della Maker Faire, è colui che ha fondato la rivista Make Magazine e che con la sua società Maker Media ha portato le Maker Faire in tutto il mondo, facendo di questo evento un festival della creatività e dell’inventiva, soprattutto per i non addetti ai lavori, per le famiglie e per quanti sentono il bisogno di creare con le proprie mani qualcosa che ancora non c’è, qualcosa di innovativo e unico, attività che in molti casi può trasformarsi in business e, magari, influenzare radicalmente il nostro modo di vivere. Non a caso il più famoso maker degli ultimi decenni è stato quel Steve Jobs che con le sue idee, le sue passioni e i suoi prodotti ha consentito a tutti di accedere in maniera semplice alle tecnologie più sofisticate (oltre a creare la più importante azienda al mondo). E tutta la carriera di Steve Jobs si è sviluppata proprio in quest’area, così come nella Bay Area sono nate e operano le aziende più innovative al mondo e i loro leader, da Facebook a Google, da Intel ad Amazon.

Le sedi di molte di queste aziende si trovano a pochi chilometri da San Mateo tanto che Alessio (il lettore vincitore del nostro concorso sulla stampa 3D che quest’anno ci ha accompagnato nel viaggio in California) ha voluto compiere una specie di pellegrinaggio tra queste che ormai sono delle “icone” per i makers e, più in generale, per gli appassionati di tecnologia; un tour che sicuramente vale la pena di fare per constatare come anche nel modo di organizzare la vita aziendale queste società assomiglino di più a dei campus universitari che a delle aziende.

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Quest’anno ad accompagnarci in California, alla Maker Faire di San Mateo, c’era anche Alessio D’Andrea, il lettore che con il suo progetto si è classificato al primo posto nel nostro concorso 3D Printing Contest. Ricordiamo che Alessio, che frequenta l’ultimo anno di Ingegneria Meccanica al Politecnico di Torino, ha vinto con un modellino di elicottero dotato di un sistema articolato di trasmissione a ruote coniche capace di movimentare in maniera simultanea tutte le eliche.Eccoci a San Mateo, nella foto di rito, il venerdì pomeriggio prima del party a base di birra e paella offerto da Make Magazine a tutti gli espositori.

Tornando alla Maker Faire di San Mateo, anche quest’anno i due giorni della manifestazione sono stati caratterizzati dalla presenza di oltre 120.000 persone, con tantissimi bambini e ragazzi e moltissime famiglie. L’evento, infatti, non è una mera esposizione delle realizzazioni di makers, designer e aziende del settore, ma è realmente un’occasione per fare festa con giostre, strani veicoli sputafuoco e accrocchi di varia natura nei quali la tecnologia (da quella più banale a quella più sofisticata) la fa da padrona.

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Partecipare direttamente ai vari eventi e alle demo, magari sporcandosi le mani, stimola la fantasia e la creatività: le gare tra macchinine realizzate con pezzi di legno e bottoni al posto delle ruote sono state le più apprezzate dai piccini (ma anche da qualche grande) mentre le battaglie tra i droni hanno riscosso i favori degli spettatori più tecnologici che hanno potuto prendere parte ai combattimenti con le proprie macchine.

Quest’anno la vera novità della Maker Faire di San Mateo è stata proprio l’area dedicata ai combattimenti tra i droni, un’attività che richiede sia grandi doti di pilotaggio che macchine con caratteristiche specifiche. Il combattimento si svolge all’interno di uno spazio delimitato da reti di protezione e lo scopo è quello di riuscire a posizionarsi sopra il drone avversario sul quale poi calare i pattini della propria macchina al fine di danneggiarne le eliche e farlo precipitare. Il tutto senza che il proprio drone subisca danni. L’abilità è proprio quella di riuscire a posizionarsi sopra l’avversario, un po’ come nei combattimenti tra caccia, dove chi riesce a raggiungere la coda dell’avversario si pone in una posizione vantaggiosa.
A proposito di droni, quest’anno per la prima volta era presente a San Mateo con i suoi prototipi Roberto Navoni di VirtualRobotix, una delle più avanzate società italiane in questo settore

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mentre nello stand del nostro partner Velleman faceva bella mostra di sé la nostra 3Drag unitamente alle varie shield per Arduino presentate in passato su ElettronicaIn.

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Ovviamente non potevano mancare gli stand di RaspberryPi e di Arduino con la nuova board Arduino Zero né il megastand di Make utilizzato anche per una fitta serie di presentazioni, seminari e attività simili.
Quest’anno, poi, a differenza del passato, erano presenti numerosi produttori di semiconduttori che ultimamente si sono avvicinati al mondo dei makers con board e prodotti specifici. Evidentemente l’exploit di Atmel con Arduino e di Broadcom con Raspberry Pi hanno convinto dell’importanza del movimento dei makers più di qualche “elefante”.
A questo proposito ricordiamo la scheda Galileo sviluppata in collaborazione tra Intel e Arduino e presentata in anteprima la scorsa edizione della Maker Faire di Roma e la board Arduino Tre che è in fase di sviluppo con la collaborazione di Texas Instruments e dell’organizzazione BeagleBoard. Da questo punto di vista molto attivo è stato il duo Microchip-Digilent con numerosi (e francamente anche molto interessanti) prodotti. L’interesse per il movimento dei makers è stato dimostrato anche dalla prima edizione della White House Maker Faire che si è svolta alla Casa Bianca il 18 giugno con la partecipazione del presidente Obama il quale ha anche proclamato il 18 giugno “National Day of Making”.

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Durante l’evento il presidente Obama ha sottolineato come “Grazie alla democratizzazione della tecnologia, oggi è molto più facile per gli inventori creare qualcosa di nuovo.” Manifestando anche la volontà della sua amministrazione di migliorare le condizioni di accesso agli strumenti avanzati di design e ricerca ed invitando organizzazioni private, pubbliche amministrazioni e istituzioni accademiche a fare la loro parte investendo in makerspace e finanziando gli inventori del futuro.

Il prossimo appuntamento con la Maker Faire è a New York a metà settembre dove contiamo di presentare la versione 2.0 della nostra stampante 3Drag e dove, per la prima volta, saranno presenti in uno spazio comune organizzato dall’ICE, numerosi makers e aziende innovative italiane.

World Maker Faire 2013

Ai primi di ottobre, invece, appuntamento a Roma per la seconda edizione dell’European Maker Faire che si preannuncia ancora più ricca di eventi e novità, con la nuova location dell’Auditorium Parco della Musica in grado di accogliere un maggior numero di makers e visitatori.
Parteciperemo a questa manifestazione con uno stand e con un’area di stampa 3D nella quale saranno in funzione numerose stampanti che potranno essere utilizzate dai visitatori per stampare i propri progetti.

 

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