Dragon V2, il primo taxi spaziale per il trasporto degli astronauti statunitensi

dragoncapsule

SpaceX ha presentato a Los Angeles, in California, la capsula spaziale Dragon V2, appositamente realizzata per il trasporto degli astronauti statunitensi nella Stazione spaziale internazionale.

La navicella Dragon V2, infatti, funge da vero e proprio taxi spaziale privato abitabile ed è già stata oggetto di collaudo in particolare per la fase di atterraggio, come annunciato dal CEO e fondatore di SpaceX, Elon Musk.  Può atterrare ovunque sia sulla terra che sul mare con un’altissima precisione, quasi come se si trattasse di un elicottero, fanno sapere i progettisti.

L’utilità del mezzo di trasporto spaziale, che potrebbe entrare in funzione a partire dal 2017, sta nell’affrancamento dalle Sojuz russe, che rappresentano ad oggi l’unico mezzo capace di assolvere tale compito, tra l’altro con costi esorbitanti e visti i rinnovati problemi diplomatici tra Russia e Stati Uniti, ciò costituisce un aspetto sicuramente non trascurabile.

Entusiasta nel momento di presentare Dragon V2, Musk: “Dragon V2 è il primo veicolo spaziale realmente del 21° secolo. È molto semplice e il pilota può avere tutto sotto controllo e manovrare facilmente l’astronave, risolvendo le emergenze grazie ai comandi manuali“.

Dragon V2 ha una forma schiacciata, un’altezza di 6,2 metri e riesce a trasportare sino a 7 astronauti, sopportando un carico di 490 chili. Inoltre è dotata di sedili molto comodi, di schermi al plasma, di motori di rotta e atterraggio e retrorazzi prodotti con una stampante 3D. Rispetto alla prima versione della capsula Dragon, che ha già l’onere di portare i rifornimenti materiali e alimentari alla Stazione spaziale internazionale si tratta indubbiamente di un passo importante verso il futuro.

Fonte: SpaceX

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