Google Giving regala 15000 RaspberryPi agli studenti inglesi

Google Giving, braccio filantropico di Google, ha deciso di finanziare la Fondazione Raspberry Pi per regalare agli scolari inglesi 15.000 microcomputer RaspberryPi mod. B dando loro la possibilità di avere a disposizione un primo vero computer col quale imparare i rudimenti della programmazione. Tra board e materiale didattico il valore della donazione raggiunge il milione di dollari.

Lo ha annunciato in un post la stessa Fondazione Raspberry Pi che ha anche diffuso un’immagine della mattinata che Eben Upton (fondatore di RaspberryPi) e Eric Schmidt (presidente di Google) hanno trascorso in una scuola  di Cambridgeshire, il Chesterton Community College, insegnando agli studenti l’uso della board RaspberryPi; ai ragazzi dodicenni di una classe di questa scuola è stata infatti regalata la prima tranche di RaspberryPi.

La Fondazione lavorerà a stretto contatto con sei partner del mondo dell’educazione per identificare le scuole del Regno Unito alle quali regalare i microcomputer, sulla base anche dell’interesse dei ragazzi per l’informatica.

Oltre ad aiutare la Fondazione ad identificare le scuole, i sei partner forniranno sostegno anche per la formazione degli insegnanti.

Il portavoce della Fondazione Raspberry Pi ha affermato “Siamo particolarmente felici per questa iniziativa; in questo modo è possibile identificare gli scolari con le maggiori attitudini nel campo dell’informatica. Crediamo che da questo punto di vista sia assolutamente necessario fornire gli strumenti adatti per valutare le capacità dei ragazzi e che questi strumenti debbano essere alla portata di tutti sin dall’inizio”.

L’aspetto più importante di questa iniziativa è che l’industria si sta concretamente impegnando per risolvere i problemi dell’educazione nel Regno Unito senza aspettare l’intervento del governo o di altre entità. Siamo particolarmente grati per il loro aiuto in un campo che crediamo essere di vitale importanza.

Dal lancio avvenuto circa un anno fa, sono state vendute oltre un milione di board, la maggior parte delle quali è andata sicuramente ad un pubblico di hobbysti e maker mentre non ci sono informazioni circa il numero di scolari che sono venuti in possesso di questa scheda.

Commentando l’iniziativa, Schmidt ha affermato “La Gran Bretagna è terra di inventori e innovatori che hanno cambiato il mondo: il telefono, il televisore e il computer sono nati da queste parti. Questa iniziativa vuole incoraggiare la prossima generazione di scienziati informatici; speriamo che questa donazione agli allievi delle scuole britanniche possa contribuire ad una nuova ondata di innovazione”.

Non è la prima volta che Schmidt fa dei commenti sul sistema educativo britannico. Nell’agosto 2011, durante una keynote all’Edinburgh TV Festival, aveva criticato il sistema che non supporta lo studio dell’informatica ma si limita ad insegnare ai ragazzi l’uso del software: “In questo modo non si valorizzano le capacità degli studenti”, dichiarò.

Da allora, il governo del Regno Unito ha tentato di affrontare il problema annunciando piani per lo sviluppo di nuovi “IT-centric” per insegnare agli scolari i principi di base della programmazione, nonché nuove iniziative per formare una nuova generazione di insegnanti di informatica e nuovi piani di studio che, tuttavia, non saranno pronti prima della fine del 2014.

In una dichiarazione Eben Upton ha affermato “Ci auguriamo che la nostra nuova partnership con Google sia un momento importante nello sviluppo della formazione informatica nel Regno Unito. Noi crediamo che questa iniziativa possa fermare il declino delle competenze informatiche che notiamo a livello universitario.

Alla domanda sul perché Google abbia effettuato questa donazione al Regno Unito anziché ad una nazione in via di sviluppo, Upton ha affermato: “Se ho ben capito, Google vuole supportare le comunità di sviluppatori in tutti i paesi nei quali opera. Nel Regno Unito  Google ha una forte presenza di personale informatico per cui ha decisamente senso portare avanti queste iniziative. Inoltre Eric ha un particolare e personale interesse nella formazione informatica nel Regno Unito”.

www.raspberrypi.org/archives/3158

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