Raspberry Pi con 512 MB di RAM

La Fondazione Raspberry Pi ha annunciato che da oggi tutte le nuove schede del modello B che verranno prodotte monteranno a bordo una memoria da 512 MB anziché 256 MB. Anche le schede in ordine presso i rivenditori che curano la distribuzione globale (RS Components e Farnell), verranno fornite con la nuova memoria.

Questa ultima versione di Raspberry Pi raddoppia la capacità RAM sulla scheda ed è prodotta su scheda Revision 2, migliorata grazie ai feedback e ai suggerimenti degli utilizzatori, che offrono maggiori performance.

La scheda, delle dimensioni di una carta di credito, è stata creata dalla Fondazione Raspberry Pi per promuovere la programmazione informatica tra i giovani e gli appassionati, ed ha suscitato un grande interesse a livello globale sin dal suo lancio a inizio anno.

Eben Upton, Executive Director della Fondazione Raspberry Pi, ha dichiarato: “Siamo davvero entusiasti di essere riusciti ad offrire questa versione potenziata del Modello B di Raspberry Pi, e siamo molto grati ai nostri partner per il loro lavoro nel rendere possibile tutto questo. Crediamo che l’aumento di memoria renderà la piattaforma molto più fruibile, specialmente per le persone che intendono utilizzarla come un computer per uso generico, o per coloro che vogliono usarlo per far girare software enterprise-grade scritti in linguaggi quali Java”.

L’arrivo in stock della versione 512MB è davvero una bella notizia per i clienti che hanno aspettato così a lungo la loro Raspberry Pi, perché ora riceveranno un prodotto con maggiori performance”, ha commentato Glenn Jarrett, Global Head of Product Marketing di RS Components. “La combinazione delle richieste del prodotto senza precedenti con i ritardi nella fornitura del processore Broadcom, usato come componente principale del Raspberry Pi, ha creato dei tempi di consegna inaspettatamente lunghi per i clienti. Vogliamo ringraziarli ancora una volta per la loro pazienza, e assicurare loro che stiamo facendo del nostro meglio per evadere i loro ordini il prima possibile”.

www.raspberrypi.org

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