I semiconduttori della ST a bordo dell’auto solare dell’Università di Stanford

I nuovi controllori a 32 bit della STMicroelectronics sono stati scelti per controllare i sistemi elettrici ed elettronici dell’automobile ad energia solare dell’Università di Stanford. Il veicolo, un concentrato di tecnologie ha debuttato con successo quest’anno alla World Solar Challenge, la gara per veicoli solari che ha attraversato l’Australia dal 16 al 21 ottobre 2011.

L’automobile solare Xenith, progettata e costruita da studenti di Stanford, è stata uno dei 37 veicoli che si sono affrontati in una gara di 3.000 km, da Darwin ad Adelaide. Il sistema elettrico dell’automobile si basa sulla tecnologia del microcontrollore a 32 bit STM32 della STMicroelectronics, che ne gestisce tutti gli elementi: dalla conversione dell’energia solare al controllo della velocità di marcia, dal sistema di visualizzazione installato sul casco al controllo dell’accelerazione dell’automobile.

Il successo di un veicolo solare dipende dalla capacità di massimizzare la quantità di energia raccolta durante i periodi di esposizione al sole e di gestire in modo efficiente il bilanciamento tra le risorse energetiche disponibili e i consumi. Quattro microcontrollori STM32 calcolano con continuità il punto di massima efficienza dei pannelli solari di Xenith per ottimizzare l’energia generata, mentre un altro dispositivo STM32 tiene sotto controllo la tensione, misura la temperatura e corrente ed esegue attività importanti come il controllo dei flussi energetici del veicolo.

Altri microcontrollori STM32 gestiscono le comunicazioni tra il guidatore, il veicolo, il controllore del motore e il sistema sterzante delle ruote posteriori, oltre a prendersi carico di funzioni ausiliarie come l’illuminazione, la telemetria e il monitoraggio della pressione degli pneumatici.

Gregory Hall, del Progetto Stanford Solar Car, ha commentato: “In un veicolo solare ci sono molti sistemi complicati che devono interagire e funzionare in modo impeccabile, con un consumo minimo di energia. I dispositivi della ST sono potenti, flessibili e affidabili. Dispongono di un insieme di periferiche estremamente potente e di librerie di alta qualità. Per questo sono ideali in un progetto come il nostro che esige prestazioni esasperate e tempi di sviluppo molto veloci.”
Michel Buffa, Direttore Generale della Divisione Microcontrollori della ST ha aggiunto: “La decisione di Stanford di utilizzare la tecnologia STM32 per i sottosistemi del proprio veicolo solare conferma la solidità della proposta della ST nel settore delle applicazioni embedded. Siamo fieri di partecipare al Progetto Stanford Solar Car, un programma molto apprezzato e che unisce la ricerca innovativa alle più avanzate tecnologie per il trasporto alternativo.

La serie STM32 è una delle più ampie famiglie di microcontrollori attualmente disponibili e basate su ARM Cortex M. Comprende più di 250 diverse opzioni con molte differenti configurazioni di memoria e una grande gamma di periferiche, il miglior ecosistema di sviluppo dell’industria, un eccellente consumo energetico e funzionalità eccezionali. Con una quota di mercato che ha raggiunto il 45%, i microcontrollori STM32 sono adatti per qualunque tipo di applicazione che richiede controllo in tempo reale o connettività: dai sistemi di elettronica di consumo agli elettrodomestici, dai contatori elettronici intelligenti agli impianti audio per la casa, dai sistemi per la salute e il benessere alle reti industriali.

Il Progetto Stanford Solar Car è un’attività senza scopo di lucro, gestita da studenti, pensata per offrire agli stessi studenti la possibilità di un’esperienza concreta e diretta su problematiche ingegneristiche, di gestione di progetto e di business. Ha inoltre l’obiettivo di diffondere la sensibilità verso i mezzi di trasporto che utilizzano energie pulite. Il team lavora per due anni nella progettazione e realizzazione del prototipo e si avvale di fondi frutto di donazioni.

Per maggiori informazioni sulla vettura: http://solarcar.stanford.edu
Per maggiori informazioni su STMicroelectronics:
www.st.com

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