L’articolo, pubblicato sulla rivista Elettronica In 285, presenta un progetto di amplificatore audio a bassa frequenza pensato in particolare per scopi didattici e per maker alle prime armi. Si tratta di un amplificatore ibrido stereo, che può funzionare anche in modalità mono a ponte, basato su componenti discreti e operazionali, e capace di erogare circa 2 + 2 watt, ideale per piccoli sistemi hi-fi domestici.
L’obiettivo del progetto è offrire un’alternativa ai kit preassemblati reperibili sul mercato, che spesso non forniscono un’opportunità formativa. Il design qui proposto è invece facilmente analizzabile, smontabile, economico, e permette di sperimentare concretamente i principi dell’amplificazione audio analogica.
Tra i requisiti chiave del progetto vi sono: semplicità costruttiva, basso costo, possibilità di funzionare in stereo o mono, alimentazione duale ±9÷12V e l’assenza di tarature o regolazioni critiche. Il circuito è realizzato in classe AB con configurazione a simmetria complementare e impiega transistor BD139 e BD140 come finali, affiancati da due amplificatori operazionali TL082 usati in configurazioni di preamplificazione, pilotaggio e sfasamento.
Il cuore del progetto è la configurazione dell’amplificatore non invertente, dove l’operazionale pilota direttamente i finali di potenza, e un’adeguata rete di feedback assicura stabilità e controllo del guadagno, che risulta pari a circa 4,73 (13,5 dB). Per minimizzare la distorsione da attraversamento dello zero, nota nei circuiti in classe B, sono introdotti componenti per la polarizzazione continua dei transistor, mantenendoli in leggera conduzione anche in assenza di segnale.
Particolare attenzione viene posta anche al fenomeno della fuga termica, con un sistema di stabilizzazione termica basato su diodi a contatto con i dissipatori, capaci di compensare le variazioni termiche dei transistor. Questo garantisce una corrente di riposo stabile intorno ai 150 mA per ramo.
Il processo di montaggio è descritto in modo dettagliato, includendo istruzioni meccaniche per l’installazione dei transistor sul dissipatore, l’isolamento con fogli di mica, e il corretto posizionamento dei diodi per il controllo termico. Una volta assemblato, l’amplificatore può essere testato con resistenze fittizie in uscita per verificare le correnti a riposo e la corretta polarizzazione.
Infine, l’articolo illustra due modalità d’uso: stereo (collegamento standard) e mono (configurazione a ponte con segnale sfasato). È inoltre sottolineato che il circuito è progettato per altoparlanti da 8 ohm, anche se è possibile provarlo con carichi da 4 ohm con prestazioni ridotte.
Nel complesso, il progetto si propone non solo come strumento di apprendimento ma anche come soluzione pratica per piccoli impianti audio. È perfettamente integrabile con altri moduli futuri, lasciando ampio spazio a sperimentazioni ed evoluzioni.