La Serratura controllata dalla torcia dello Smartphone

Il progetto che vi presentiamo introduce un metodo innovativo per la sicurezza delle serrature, utilizzando un Arduino Nano e la luce di una torcia del cellulare. Questa tecnologia permette una doppia protezione: prima si inserisce una password nell’applicazione APK e poi si trasmettono le informazioni utilizzando la luce generata dalla torcia del cellulare, rendendo impossibile l’accesso diretto alla serratura.

L’idea nasce dal progetto Li-Fi di Himanshu Sharma, dal quale è stata presa l’applicazione APK e adattato il codice Arduino per questo specifico utilizzo. Il dispositivo è relativamente semplice da realizzare e richiede solo pochi componenti: un microcontrollore Arduino Nano, un modulo resistore LDR, un relè 12V, un transistor Mosfet IRF730, un buzzer, due LED e alcuni resistori.

Il transistor Mosfet può essere di qualsiasi tipo purché di media o alta potenza, mentre il relè è progettato per operare a 12V. Il modulo LDR incorpora un circuito comparatore LM393 e, quando il resistore viene illuminato, l’uscita del modulo dovrebbe essere 0V e +5V al buio. Il cuore del sistema è il telefono cellulare, sul quale viene installata l’applicazione corrispondente.

Nella pratica, il dispositivo funziona così: una volta acceso, si illumina un LED rosso indicando che la serratura è in attesa di un segnale di apertura. La combinazione di password predefinite nell’applicazione e i tempi esatti di attivazione del flash, che devono corrispondere a quelli impostati nel codice Arduino, rendono teoricamente impossibile sbloccare la serratura manualmente. Solo inserendo la password corretta (nel nostro caso “hello”) si attiva il relè, si illumina il LED verde e la porta si può aprire.

Questo sistema non rappresenta una vera e propria comunicazione Li-Fi, ma piuttosto un fascio luminoso di durata precisa correlato a una specifica operazione eseguita dall’Arduino. È un concetto dimostrativo che, in scenari più avanzati, potrebbe evolversi nell’utilizzo di segnali utili modulati nella luce e poi demodulati nel ricevitore, argomento che verrà esplorato in futuri progetti.

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