Elon Musk non finisce di stupire: ecco le batterie per auto da un milione di miglia a costi contenuti

Con le nuove tecnologie il costo di un’autovettura elettrica sarà pari a quello di una vettura con motore termico.  

Sono settimane che si susseguono le voci, le notizie di brevetti, e le dichiarazioni a mezza bocca sui nuovi risultati raggiunti da Tesla nel campo delle batterie ricaricabili al litio: in primo luogo la capacità dei 4.000 cicli di ricarica che equivalgono, appunto, ad una durata di un milione di miglia; secondariamente il progressivo addio al cobalto con conseguenti minori costi e maggiore densità di carica.

In pratica il raggiungimento di quel costo di 100 dollari/kWh, o meno, considerato indispensabile per la definitiva affermazione della mobilità elettrica. Se combinato con la produzione di massa, è considerato il “Santo Graal” dell’adozione di veicoli elettrici poiché consentirebbe la produzione di grandi volumi di auto elettriche relativamente convenienti e / o ad alto margine.

Senza considersare le ulteriori ripercussioni che una tecnologia del genere avrebbe nel settore dello stoccaggio di energia elettrica, strettamente legato allo sviluppo delle energie rinnovabili.

Tutte queste (buone) notizie Elon Musk avrebbe voluto comunicarle di persona durante un evento denominato The Battery Day in programma a fine maggio, ma i problemi legati alla pandemia da COVID-19 ne stanno ritardando lo svolgimento.

La road-map di Tesla nel campo delle batterie ricaricabili.

Durante questo evento, Elon Musk avrebbe dovuto anche rendere nota la possibilità per le nuove vetture Tesla (Model 3 e Model Y) della ricarica bidirezionale, trasformando l’ecosistema Tesla in un nuovo player del settore energetico, in un mondo in rapidissimo cambiamento anche in questo settore.

Non resta che aspettare, ma è questione di giorni, per conoscere in dettaglio i risultati del progetto denominato Roadrunner, un progetto sviluppato prevalentemente nel laboratorio di ricerca in Canada guidato da Jeff Dahn, e che ha avuto un ulteriore evoluzione attraverso l’acquisizione di Maxwell, un produttore di supercondensatori.

Da notare che non si tratta di semplici risultati di laboratorio ma bensì di tecnologie già mature, pronte per la produzione. Non a caso negli ultimi mesi Tesla ha sviluppato e realizzato nuove linee di produzione nello stabilimento pilota di Fremont destinate alla produzione delle nuove batterie.

 

 

2 Commenti

  1. Buongiorno, pongo una domanda banale. Perchè nelle stazioni di ricarica delle batterie per auto elettriche non è presente un batteria di backup sempre carica che messa in parallelo a quella in carica ridurrebbe i tempi di attesa? Grazie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Main Menu