Coronavirus e consumi di elettricità: a marzo un calo del 10,2%. Le fonti rinnovabili coprono il 36% della produzione

Nel mese di marzo 2020, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 23,7 miliardi di kWh, in diminuzione del 10,2% rispetto allo stesso mese del 2019. Questo valore è stato ottenuto con un giorno lavorativo in più (22 vs 21) e una temperatura media mensile inferiore di 1,2°C rispetto a marzo dello scorso anno. La riduzione dei consumi risente dell’impatto delle misure introdotte per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura porta la variazione a -11,1%.

Impianti industriali spenti, Centri commerciali chiusi, treni fermi: ecco la ragione di un così forte calo nei consumi di elettricità.

A livello territoriale la variazione tendenziale di marzo 2020 è risultata ovunque negativa: -13% al Nord, -8,7% al Centro e -4,7% al Sud.

Nel mese di marzo 2020 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’83,4% con produzione nazionale e per la quota restante (16,6%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione da fonti rinnovabili ha coperto il 36% della domanda, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2019 (33%). In dettaglio, la produzione nazionale netta (20,1 miliardi di kWh) è risultata in flessione (-12,1%) rispetto a marzo 2019. In crescita le fonti di produzione idroelettrica (+32,1% a 2.822 GWh) e geotermica (+3,3% a 498 GWh); in flessione le fonti fotovoltaiche (-13% a 2.071 GWh), termoelettrica (-16%, a 12.948 GWh) ed eolica (-28,1% a 1.761 GWh).

www.terna.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Main Menu