Nel 2020 due aziende su tre utilizzeranno i robot per le attività più ripetitive e pericolose

Lo rivela una ricerca condotta da reichelt elektronik che analizza il punto di vista delle aziende sull’acquisto di robot e il loro utilizzo nell’ambiente di lavoro.  Il 69% delle imprese interpellate ha in programma di far crescere il livello di automazione nei prossimi 12 mesi e più di metà del campione prevede che una maggiore automazione possa aumentare la produttività e contribuire ridurre gli errori.

I risultati della ricerca condotta su un campione di 100 aziende italiane che evidenzia come la crescente domanda di automazione all’interno delle imprese rappresenterà uno dei trend principali del 2020.

Dalla costruzione di prodotti al calcolo numerico, le macchine rappresenteranno una parte importante della forza lavoro e, sempre più spesso, intelligenza artificiale e robotica svolgeranno un ruolo sempre più importante nello svolgimento di attività oggi condotte dall’uomo.

Grazie alla collaborazione con OnePoll, reichelt elektronik ha intervistato 100 aziende italiane sul tema dell’automazione, da cui emerge come il 69% di queste ha in programma di acquistare nuove tecnologie e incrementare il livello di automazione nell’arco dei prossimi 12 mesi, mentre più di metà del campione sondato si avvale già di robot in diversi ruoli.

Più robot, meno pericoli e meno errori

Aumento della produttività (54%) e riduzione degli errori (39%) sono i principali fattori che spingono le imprese a introdurre una maggiore automazione all’interno della forza lavoro.  Da tempo, infatti, le aziende hanno compreso il fondamentale contributo che l’automazione apporta, soprattutto per quanto riguarda la riduzione del tempo impiegato in attività ripetitive e dei costi delle tecnologie (con un conseguente impatto sulle barriere in entrata).

Il 55% delle imprese che attualmente utilizza robot lo fa principalmente per garantire una maggiore protezione e sicurezza ai propri dipendenti, evitando attività pericolose per la salute e l’incolumità fisica. Tuttavia, ci sono altri fattori che hanno portato gli intervistati ad esprimere preoccupazione riguardo l’introduzione di una maggiore automazione tra la forza lavoro: il 55% teme costi di acquisizione elevati; il 33% ritiene che un utilizzo più esteso di robot possa comportare una carenza di know-how e l’assenza di personale adeguato al controllo e alla gestione di nuove tecnologie; infine, il 27% crede che gli elevati sforzi di manutenzione possano superare i benefici.

Crescono gli investimenti

Le imprese stanno investendo nell’automazione e sull’acquisto di robot per il 2020. Il 30% delle aziende interpellate afferma che il budget dedicato all’automazione è tra i 50.001 e i 100.000 euro, mentre per il 25% questo budget supera i 100.000 euro. Circa la metà (48%) preferirebbe acquistare le tecnologie necessarie al proprio business direttamente dai produttori, seguiti da distributori (40%) e system house (32%). Tra i servizi attesi, dall’adozione di robot vi sono una consulenza tecnica completa (53%), la manutenzione (52%) e il supporto in caso di guasti (51%).

La ricerca condotta da reichelt dimostra la forte richiesta di automazione in campo industriale, da qui la necessità per i distributori di fornire anche attrezzature e pezzi di ricambio complementari per garantire un’adeguata integrazione di queste nuove tecnologie.

Tobias Thelemann, Product Manager di reichelt elektronik, commenta: “Grazie all’automazione e alla robotica molte delle attività potranno essere eseguite in maniera più rapida ed efficiente. Nonostante molte sfide, siamo convinti che il processo di automazione e l’utilizzo di robot si confermeranno come i principali trend del 2020. Il mercato si sta sviluppando molto velocemente e sono sempre di più le soluzioni accessibili anche per le medie imprese”.

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