Sabre, il propulsore a idrogeno in grado di raggiungere Mach5

È stato collaudato con successo, simulando un impiego a Mach5 (5 volte la velocità del suono, ovvero oltre 6.000 chilometri orari) il propulsore a idrogeno della britannica Reaction Engines denominato SABRE (Synergistic Air-Breathing Rocket Engine).

Un motore che, se utilizzato da un idoneo velivolo, potrebbe consentire di percorrere la tratta da Roma a New York in poco più di un’ora.

La ricerca è stata finanziata in gran parte dall’Agenzia spaziale europea (Esa) e da quella del Regno Unito (Uksa) che hanno investito decine di milioni di euro in un progetto che, se avrà il successo sperato, potrebbe aprire la porta non solo ai voli ipersonici ma anche a nuove opportunità in ambito spaziale.

Il “cuore” del nuovo propulsore a idrogeno è il precooler, dove l’aria che entra nel motore viene quasi istantaneamente raffreddata passando da oltre mille gradi a -150 gradi grazie a un sistema composto da migliaia di piccoli tubi nei quali scorre elio liquido.

Ed è proprio qui che sta il “cuore” della tecnologia di Sabre. Alla velocità di Mach5, a causa dell’attrito, l’aria che entra nel reattore raggiunge temperature di oltre mille gradi ed è per questo motivo che va raffreddata immediatamente, prima che fonda qualche componente del reattore. Gli scambiatori di calore tradizionali in grado di produrre un abbassamento di temperatura del genere esistono già, ma sono incompatibili per dimensioni e consumi di energia con un reattore per aerei.

Come combustibile viene utilizzato l’idrogeno che, bruciando con l’ossigeno dell’aria, produce vapore acque. Da questo punto di vista, il reattore potrebbe anche risolvere il problema dell’inquinamento atmosferico prodotto dal traffico aereo.

Sopra i 25 km, il reattore si comporta come un razzo ed ha bisogno di un serbatoio di ossigeno per continuare a funzionare.

Proseguendo nella sua ascesa, il velivolo, diventato spazioplano, potrebbe portare in orbita satelliti o dare vita a missioni spaziali. Ed è proprio qui che sta l’interesse delle due Agenzie spaziali.

Se, invece, venisse utilizzato semplicemente come velivolo per il trasporto di passeggeri, il mezzo spinto dal Sabre potrebbe compiere voli suborbitali e ridurre ulteriormente i tempi di collegamento tra punti diversi della Terra.

www.reactionengines.co.uk/

1 Commento

  1. Nell'articolo si parla di idrogeno come combustibile e quindi vapore come risultato della combustione ma controllando sul sito non ho trovato riferimenti al riguardo. Mi sta a cuore tutto ciò che può diventare o essere green permettendoci di mantenere il nostro, ormai incancrenito, stile di vita quotidiano. Può veramente essere l'alternativa green alla mobilità? Grazie

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