Rivista #231: Cornamusa elettronica

Tra i contenuti del fascicolo 231 (Dicembre 2018/Gennaio 2019), attualmente in edicola, ecco la nostra versione dello strumento legato alla tradizione natalizia, un semplice progetto adatto anche ai principianti.

Progetti come quello dell’arpa laser pubblicato nel fascicolo n° 231 ci hanno abituati a vedere circuiti impegnativi e basati su sintetizzatori e microcontrollori per produrre note musicali, eppure prima ancora che nascesse tutto questo i suoni si sintetizzavano e venivano generati senza scomodare troppa elettronica e con una manciata di componenti. Di questo avete la prova leggendo le prossime pagine, dove pubblichiamo il progetto di un semplice strumento musicale che possiamo considerare un remake elettronico di una cornamusa, giacché come il popolare e antichissimo strumento, peraltro saldamente ancorato alla tradizione natalizia, permette di far slittare la tonalità delle note mentre lo si sta suonando.

Questo piccolo circuito, alla portata di chiunque perché essenziale, economico e di facile realizzazione, può diventare il primo strumento musicale per un bambino o un ameno gadget per accompagnare con delle musichette le feste di fine d’anno. 

SCHEMA ELETTRICO

Andiamo subito a vedere di cosa si tratta, analizzando il circuito che realizza lo strumento musicale, il quale sostanzialmente è un  multivibratore astabile a BJT di tipo NPN, cui abbiamo aggiunto un cicalino piezo (senza elettronica, perché verrà pilotato dal segnale variabile prodotto dall’astabile stesso) e un trimmer in modo da alterare la frequenza spostandola anche di un’ottava. Grazie a una scala di resistenze e ad un filo che facciamo toccare su otto piazzole corrispondenti ai nodi di unione delle resistenze della suddetta scala, possiamo impostare il multivibratore astabile per fargli generare altrettante note, semplicemente toccando con un filo collegato al punto STYLUS le piazzole che nello schema elettrico sono raggruppate sotto la dicitura KEYBOARD…

Di questo progetto abbiamo anche realizzato un video:

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Bene, spiegato come funziona il circuito, passiamo alla costruzione di questo ameno strumento musicale, che è alla portata di tutti, sia perché utilizza esclusivamente componenti elettronici tradizionali e di facile saldatura (senza le complessità e la necessità di particolari attrezzature che gli SMD implicherebbero), sia per l’essenzialità e il basso costo di realizzazione.

Per la cornamusa abbiamo pensato a un circuito stampato, fermo restando che, data la notevole semplicità del circuito, potete tranquillamente realizzarlo su un pezzo di basetta millefori. In ogni caso, anche ricorrendo al circuito stampato, il montaggio è semplicissimo, perché monofaccia.

Comunque se optate per il PCB, potete autocostruirlo a partire dalla traccia lato rame che potete scaricare dal nostro sito www.elettronicain.it e stampare su carta da lucido o acetato per ottenerne la pellicola utile alla fotoincisione; notate la particolare sagoma della basetta, che richiama quella della cornamusa, con le sue molteplici canne che escono dall’otre, tuttavia chi lo desidera può tranquillamente mantenere la traccia lato rame e applicarla a una basetta di forma tradizionale, a quadrilatero.

Una volta inciso e forato il circuito stampato, disponetevi i componenti a partire dalle resistenze e dai condensatori, per poi passare ai transistor (da orientare come mostrato nel piano di montaggio che vedete in queste pagine) e al cicalino piezo, che deve essere del tipo senza elettronica di controllo, in quanto riceverà un segnale variabile dal bistabile; essendo senza elettronica, il cicalino può essere montato senza riguardo per la polarità. Il trimmer dev’essere dotato di un perno per poterlo azionare tramite una manopola; volendo potete sostituirlo con un potenziometro, che il perno già ce lo ha. Per completare il montaggio, inserite e saldate nelle piazzole + e – BATTERY i due fili (rispettivamente rosso e nero) di una presa volante a strappo per pile da 9V o portapile.

L’intero circuito va alimentato con una pila da 9 volt (o un alimentatore che fornisca tale tensione ma stabilizzata, nonché una corrente continua di almeno 60 milliampere) e racchiuso in un contenitore in plastica basso che lasci esposta la fila di pad corrispondenti alle note, da toccare con uno spezzone di filo in rame flessibile isolato da scoprire alle estremità e saldare, da un lato, alla piazzola STYLUS del circuito stampato. Se volete potete realizzare una tastiera composta da otto pulsanti unipolari normalmente aperti uniti per un capo (da collegare al contatto STYLUS del PCB) e gli estremi liberi, uno per ciascun pad; i pulsanti devono possibilmente essere rettangolari, meglio ancora se trovate una piccola tastiera da riciclare di un vecchio organino elettrico o un giocattolo musicale guasto.

I pulsanti andranno posizionati sul pannello superiore del contenitore, dal quale dovrà spuntare anche la manopola del trimmer; magari aggiungete anche un interruttore di accensione, che collegherete in serie al filo del polo positivo del portapile in modo da risparmiare la pila.

L’articolo completo è pubblicato sul numero 231 (Dicembre 2018/Gennaio 2019), acquistabile in tutte le edicole.

 

 

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