Nuna9 vince la World Solar Challenge 2017, l’Italia brilla per la sua assenza

Il forte vento e le cattive condizioni meteo che hanno caratterizzato l’intera gara, non hanno impedito a Nuna9 del team olandese Nuon Solar, di aggiudicarsi – nella classe Challenger Class – l’edizione 2017 della World Solar Challenge, la gara per veicoli fotovoltaici che ogni due anni si svolge in Australia lungo i 3.000 km che separano Darwin, nel nord del paese, da Adelaide, sulla costa sud.

Una manifestazione che ha lo scopo di richiamare l’attenzione sulla mobilità sostenibile, dimostrando, nei fatti, come sia possibile viaggiare per centinaia o migliaia di km con l’energia fornita esclusivamente dal sole tramite pannelli fotovoltaici sempre più efficienti.

Ma anche un’esperienza unica per i componenti dei team che durante la gara – e nei due anni che precedono la manifestazione – debbono mettere in campo tutte le loro capacità tecniche, organizzative e competitive.

La maggior parte dei team opera in ambito universitario, con la sponsorizzazione di aziende del settore automobilistico / elettronico che mettono a disposizione non solo le risorse necessarie, ma anche i più recenti e sofisticati prodotti tecnologici da testare sulle vetture.

E spesso da queste esperienze nascono iniziative imprenditoriali come quella della supercar Lightyear, progettata e realizzata da uno dei team olandesi della Delft University of Technology che in passato ha vinto la World Solar Challenge.

Per tutti questi motivi è un vero peccato che a manifestazioni di questo tipo non partecipino team italiani (in passato ci ha provato Onda Solare con Emilia 3). Un paese, l’Italia, dove non manca di certo l’esperienza né in campo automobilistico né in quello elettronico.

Una semplice partecipazione, magari con un buon piazzamento, porterebbe ad un ritorno d’immagine per il nostro Paese, per l’Università e per il Team, di gran lunga superiore alle risorse necessarie per prendere parte alla manifestazione con un prototipo competitivo. (Nuon Solar ha un budget di 1,5 milioni di euro).

Tornando alla manifestazione, Nuna 9 ha percorso i 3021 km da Darwin ad Adelaide in cinque giorni, alla media di 81,2 km/h. Le vetture sono partire l’otto di ottobre e le prime sono arrivate il giorno 12. Nuna 9 ha tagliato il traguardo alle 14:10:41 mentre la seconda classificata, Novum dell’Università del Michigan, è arrivata alle 16:09:18. Mezz’ora più tardi si è presentata sulla linea del traguardo e si è classificata al terzo posto la vettura belga Punch Two.

Nella quinta giornata della manifestazione (12 ottobre) hanno tagliato il traguardo di Adelaide solamente 5 vetture mentre altre 7 lo hanno tagliato entro il termine ultimo della gara (14 ottobre).

La manifestazione prevede che i team viaggino unicamente durante il giorno: alle 17:00 le vetture debbono fermarsi e solitamente i componenti dei vari team si accampano lungo la strada in tenda e nei camper al seguito.

Quest’anno le classi in gara erano tre:

Challenger Class, la più performante e quella di cui abbiamo parlato.

Cruiser Class, vetture a due posti con possibilità di ricarica, e con fattezze più simili a quella di una normale vettura da strada che a quello di un prototipo.

Adventure Class, prototipi che hanno preso parte alle precedenti edizioni della manifestazione.

Dal punto di vista del regolamento, la modifica più significativa introdotta nel 2017 è stata la riduzione della superficie dei pannelli fotovoltaici da 5 a 4 metri quadri. Da qui, oltre che per il maltempo, la media più bassa di quest’anno rispetto alle edizioni passate (nel 2015 fu di 91,75 km/h).

Nella categoria Cruiser Class ha vinto un altro team olandese, Stella Vie dell’Università di Eindhoven, mentre nell’Adventure Class ha vinto B.O.W. ISTANBUL della Istanbul Technical University.

Complessivamente alla World Solar Challange di quest’anno hanno preso parte 94 team provenienti da 30 differenti paesi.

www.worldsolarchallenge.org

 

 

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