Fotosintesi? Con la foglia artificiale funziona meglio!

Le piante assorbono anidride carbonica, acqua, e sole per creare glucosio. Nello stesso tempo rilasciano ossigeno come sottoprodotto della reazione chimica.

Da sempre gli scienziati hanno cercato di imitare questo processo che potrebbe contribuire, tra le atre cose, alla riduzione del riscaldamento globale dovuto principalmente all’eccessiva quantità di anidride carbonica presente nell’atmosfera.

Un recente studio pubblicato sull’ultimo numero di Science descrive un sistema in grado di imitare questo processo garantendo un rendimento addirittura 10 volte maggiore. Nel sistema, chiamato Bionic Leaf 2.0, l’energia solare divide una molecola d’acqua e appositi batteri trasformano l’idrogeno e l’anidride carbonica in un combustibile liquido, tipicamente isopropano. Questa sostanza potrebbe essere utilizzata per alimentare un motore a combustione.

Bionic Leaf è un progetto dell’Università di Harvard con a capo Daniel Nocera e Pamela Silver; il prototipo 2.0 è un’evoluzione della precedente versione che presentava problemi al catalizzatore metallico che controllava la reazione. Il catalizzatore era anche responsabile di una reazione secondaria che attaccava il DNA dei batteri utilizzati.

La versione 2.0 utilizza un catalizzatore realizzato con cobalto e fosforo che non solo ha risolto il problema dei batteri ma ha anche portato l’efficienza della reazione al 10%, mentre nella normale fotosintesi l’efficienza della conversione è di circa l’uno per cento.

Questa tecnologia, una volta che saranno valutati i costi e la disponibilità delle risorse necessarie, ha il potenziale di portare un altro tipo di energia solare agli utenti. L’intenzione di Nocera e del suo team è quello di portare questa tecnologia ai paesi in via di sviluppo.

http://news.harvard.edu/

 

 

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