Il supercalcolo per l'utilizzo di energia a bassa emissione di inquinanti

co 2
Il 5 e il 6 ottobre hanno avuto inizio ufficialmente le attività del progetto ‘EoCoE’ (Energy Oriented Center of Excellence). ‘EoCoE’ utilizzerà le potenzialità eccezionali offerte dai supercomputer, il cui sviluppo è in costante evoluzione, per promuovere e accelerare la transizione dell’Europa verso l’utilizzo affidabile di energia a bassa emissione di inquinanti.
‘EoCoE ‘è uno degli otto centri di eccellenza per le applicazioni del supercalcolo finanziati recentemente dal programma ‘Horizon 2020’ della Comunità europea, il cui obiettivo prioritario è quello di sostenere il primato europeo nelle applicazioni del supercalcolo affrontando diversi temi fortemente impegnativi e complessi: le energie rinnovabili, la progettazione e la modellistica dei materiali, i cambiamenti climatici, lo studio dei sistemi globali, la ricerca bio-molecolare e lo sviluppo di strumenti per incrementare ulteriormente l’efficienza dei supercalcolatori.
Il progetto, con un bilancio totale di 5.5 ML, favorirà la transizione energetica con un supporto mirato a quattro degli ambiti più critici per la riduzione delle emissioni inquinanti: metereologia, materiali, acqua e fusione, ognuno dei quali non può prescindere da un uso intensivo delle simulazioni numeriche. Questi quattro ambiti saranno ancorati ad una solida base di conoscenze multidisciplinari e trasversali nei settori della Matematica applicata e del Calcolo ad alte prestazioni. ‘EoCoE’ è coordinato dalla Maison de la Simulation (Francia) con un asse franco-tedesco (Maison de la Simulation – Centro di Ricerche di Jüelich) al centro di una rete pan-europea che raccoglie 8 nazioni e 23 diversi gruppi di ricerca, tutti fortemente impegnati nel campo energetico e nel supercalcolo.
Il Cnr, con l’Istituto di calcolo e reti ad alte prestazioni (Icar) di Napoli, partecipa al progetto nell’ambito delle attività di Matematica Applicata e Calcolo Scientifico ad Alte Prestazioni rivolte alle applicazioni energetiche di interesse del progetto.
Fonte: Cnr

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Main Menu