Kickstarter, uno strumento in più per maker e inventori

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La notizia è di poche settimane fa: Kickstarter sbarca in Italia. La più famosa piattaforma di crowdfunding al mondo offre anche a maker e aziende nostrane la possibilità di farsi finanziare da una comunità globale di milioni di utenti.
Fino ad ora per poter presentare un progetto su questa piattaforma era necessario (oltre a dover superare il vaglio del team di Kickstarter) essere residenti o avere un’attività negli Stati Uniti o in uno dei pochi altri paesi autorizzati. Con questa decisione, l’Italia diventa il tredicesimo paese per la più importante piattaforma di reward crowdfunding che l’anno scorso ha raccolto circa un miliardo di dollari di finanziamenti.
Non che manchino i siti di questo genere anche in Italia, semplicemente la comunità e i numeri di Kickstarter non sono paragonabili con nessun altro sito di questo tipo al mondo.
Dalla sua nascita, infatti, Kickstarter ha finanziato quasi 100 mila progetti, coinvolgendo quasi 10 milioni di finanziatori e raccogliendo complessivamente 1,8 miliardi di dollari, con un trend in rapidissima ascesa: numeri neppure lontanamente paragonabili con i 6 milioni circa raccolti in Italia nel 2014 da tutte le piattaforme di crowdfunding, comprese quindi anche quelle di equity-based (finanziamenti destinati alle startup), di lending-based (prestiti tra privati) e di donation-based (per ottenere una donazione gratuita).
D’altra parte già ora gli italiani preferiscono questa piattaforma a qualsiasi altro sito di crowdfunding: sono infatti oltre 25 mila i nostri connazionali che, dal 2009, hanno finanziato progetti di Kickstarter, per un importo complessivo di quasi 5 milioni di dollari. Una platea così vasta offre enormi potenzialità, come dimostrano gli oltre 30 milioni di dollari raccolti in due campagne dagli smartwatch di Pebble o i 13 milioni raccolti dal frigo portatile Coolest Cooler; o, per restare in un campo un tantino più tecnologico, gli oltre 3 milioni della stampante 3D The Micro o i due milioni del nano-drone ZANO.
Nonostante le difficoltà, in questi anni anche alcune aziende italiane si sono finanziate tramite questa piattaforma: tra tutte segnaliamo UDOO, che nell’ultima campagna ha raccolto quasi 270 mila dollari per la scheda UDOO Neo.
Ora le cose diventano molto più facili, c’è un mercato planetario che attende di finanziare le idee di maker, designer e imprese italiane. Da questo momento non c’è più scusa o alibi dietro cui nascondersi: gli strumenti ci sono, usateli!
E mentre studiate la vostra proposta per Kickstarter, vi invitiamo a rilassarvi e rinfrescarvi con un buon cocktail preparato dalla nostra DRINK MAKER, progetto di cui iniziamo la descrizione in questo numero.
Buona lettura!

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