Progetto Galileo: in orbita due nuovi satelliti

Galileo
La costellazione del sistema europeo di navigazione satellitare Galileo cresce, con il lancio di ulteriori due satelliti (il settimo e l’ottavo) avvenuto con successo base europea di Kourou (Guyana Francese) con una Soyuz.
Alle 22:46 – ora italiana – del 27/3 dalla base ESA di Kourou è puntualmente cominciato il viaggio di FM03 e FM04 a bordo del vettore Soyuz ST-B(Fregat), appositamente configurato. Esattamente 3 ore e 48 minuti dopo il lift-off la quarta coppia del sistema satellitare di navigazione europeo Galileo veniva posizionata nella propria orbita, a circa 23.500 km di quota.
Con questo lancio, il primo della serie di tre prevista nel 2015 (gli altri sono in agenda per fine settembre e per dicembre, secondo quanto è stato fissato a fine gennaio alla Space Policy Conference di Bruxelles) sale dunque a 4 il numero complessivo dei satelliti pienamente operativi (FOC, Full Operational Capability) della costellazione.
Con questo straordinario successo – ha commentato a caldo il presidente ASI Roberto Battiston – l’Europa compie un nuovo decisivo passo in avanti verso la realizzazione del più avanzato sistema di navigazione satellitare mai concepito; una partita in cui il nostro paese gioca, e continuerà a giocare, un ruolo di primo piano“.
Da questo momento – ha dichiarato il direttore generale ESA Jean-Jacques Dordain – riprende a pieno ritmo il dispiegamento della costellazione“.
Il lancio totalmente nominale e perfettamente riuscito di FM03 e FM04 è esattamente quello che ci voleva dopo l’anomalia occorsa nello scorso agosto con i satelliti 5 e 6, finiti su un’orbita ellittica diversa rispetto a quella prevista.
Le operazioni di recupero della coppia 5-6 erano iniziate lo scorso ottobre, quando fu deciso di ottimizzare per quanto possibile l’orbita dei due satelliti al fine di poterli testare e successivamente decidere del loro utilizzo. A fine novembre, il Sat-5 è stato posto su  un’orbita migliorata con perigeo innalzato a circa 19.000 km consentendo la ricezione del segnale e l’attivazione delle apparecchiature di bordo.
A metà gennaio, sono state quindi avviate le manovre e le attività di test in orbita (IOT) per il Sat-6, l’operazione di recupero si è poi conclusa con successo lo scorso 13 marzo. La completa funzionalità dei satelliti 5 e 6 avverrà in modo graduale nel corso del quadriennio 2015-2018, passando attraverso tre scenari consecutivi: due prevedono la produzione dei messaggi di navigazione senza informazioni di almanacco mentre il terzo e ultimo vedrà l’aggiunta delle informazioni.
L’implementazione del recupero dei due satelliti verrà valutata nel corso dei prossimi mesi sulla base dei risultati dei test orbitali e della capacità del sistema di fornire dati di navigazione dalle nuove orbite migliorate.
Ruolo dell’industria italiana
Il nostro paese ha un ruolo di primo piano fin dall’inizio del programma Galileo. Prima di tutto attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana, in secondo luogo tramite il coinvolgimento dell’industria nazionale: da Finmeccanica a Telespazio, da Thales Alenia Space a Selex ES.
Telespazio ha realizzato presso il Centro Spaziale del Fucino uno dei due centri di controllo (Gcc) che gestiscono la costellazione e, attraverso la Spaceopal (DLR/GfR) è responsabile delle operazioni e della logistica integrata del sistema. E’ inoltre impegnata nei test in orbita e nella validazione dei servizi.
Thales Alenia Space è responsabile delle attività di supporto industriale relative a progettazione, prestazione, integrazione e validazione del sistema. Selex ES, infine, sviluppa e produce il sensore all’infrarosso Ires-N2 e l’orologio atomico all’idrogeno Phm.
www.asi.it
 

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