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Jellyfish Barge è un sistema capace di produrre alimenti senza consumare il suolo, l’acqua o impiegare l’energia chimica e di fonire acqua e cibo senza pesare sulle risorse esistenti.
La serra modulare costruita su una piattaforma galleggiante è tra le cinque finaliste del premio mondiale delle Nazioni Unite “UNECE Ideas for Change Award”, che sarà assegnato il 14 aprile. Jellyfish Barge è composta da una serra in vetro per le coltivazioni e da un basamento in legno di circa 70 metri quadrati, che galleggia su fusti di plastica riciclati.
Al suo interno c’è un sistema di coltivazione idroponica che garantisce un risparmio del 70% di acqua rispetto alle colture tradizionali, ottenuto attraverso il riutilizzo dell’acqua e la riduzione degli sprechi. A fornire l’acqua necessaria i dissalatori solari che producono sino a 150 litri di acqua al giorno. Infatti il dissalatore di Jellyfish Barge risucchia l’aria umida, facendola condensare in fusti a contatto con la superficie fredda del mare.
Per azionare le ventole e le pompe basta impiegare i sistemi ad energia rinnovabile che sono integrati nella struttura.
Grazie alla particolare forma ottagonale della piattaforma è possibile affiancare i diversi moduli collegandoli con semplici basamenti galleggianti a base quadrata.
A realizzare il progetto Jellyfish Barge sono i ricercatori del Pnat con il contributo della Regione Toscana e della Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Fonte: Jellyfish Barge
