Droni: progetto della Croce Rossa Italiana

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I droni saranno utilizzati dalla Croce Rossa Italiana per le attività di ricerca e soccorso in caso di disastri e catastrofi, grazie al “Progetto SAPR”. Dopo il progetto pilota svoltosi a Bologna, presto saranno attivate le prime unità operative della CRI dotate di Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR), distribuite in tutta Italia e dotate di droni multirotori.
Il “Progetto SAPR”  è il primo grande programma nazionale per l’utilizzo dei droni in aree critiche. Il suo sviluppo è stato seguito con attenzione dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac), anche come prototipo per future simili iniziative di altre istituzioni pubbliche. Il progetto prevede l’attivazione in tempi brevi delle prime 10 unità operative sul territorio nazionale, che saranno dotate di una ventina di piloti e altrettanti droni multirotori. Questi droni saranno inizialmente suddivisi in due tipologie: un quadricottero (lo StudioSportPhantom 2, già sperimentato nel progetto-pilota a Bologna e in un’esercitazione all’aeroporto “G. Marconi”) ed un esacottero di costruzione italiana.
Sono in fase di valutazione anche droni ad ala fissa. Questi velivoli radiocomandati saranno utilizzati dalla CRI nelle attività di ricerca e soccorso in caso di grandi emergenze, in Italia ma anche durante missioni all’estero. Per la realizzazione di questo progetto, la CRI è stata affiancata da In Remote, un nuovo consorzio costituito dalle aziende specializzate piemontesi North WestService e da Fly In, che ha fornito consulenza gestionale e per la formazionedei piloti.
“Siamo onorati che la Croce Rossa Italiana abbia voluto presentare il suo importante ‘Progetto SAPR’ nazionale durante la nostra prossima conferenza”, ha dichiarato Luciano Castro, presidente di Roma Drone Conference. “L’utilizzo dei droni nelle attività di ricerca, soccorso e protezione civile è particolarmente interessante, perché consente di avere in tempi brevi e a costi ridotti un quadro preciso dell’area interessata dall’emergenza, senza mettere a repentaglio la vita degli operatori. Inoltre, l’attivazione di un sistema così complesso e con una diffusione nazionale sarà un importante apripista per futuri progetti di utilizzo dei droni da parte di altre grandi istituzioni ed organizzazioni pubbliche”.
Fonte: Croce Rossa

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