Lockheed Martin: una terza strada per la fusione nucleare

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Non ci sono solamente i progetti ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) e il NIF (National Ignition Facility) statunitense che stanno cercando di imbrigliare l’energia delle stelle, ovvero la tecnologia (pulita) della fusione nucleare che dovrebbe fornire all’umanità energia, praticamente gratuita, nei prossimi secoli.

Non ci riferiamo, naturalmente, ai fantomatici sistemi a fusione fredda di Andrea Rossi ma all’annuncio di una delle più potenti multinazionali del settore degli armamenti, la Lockheed Martin, che con uno scarno comunicato ha rivelato l’esistenza del progetto Skunk Works, un nuovo compatto reattore a fusione CFR (Compact Fusion Reactor) che potrebbe diventare operativo entro 5-10 anni, un periodo di tempo di gran lunga inferiore ai due progetti ITER e NIF che prevedono di realizzare un reattore commerciale entro il 2050. In questi anni Lockheed Martin ha depositato numerosi brevetti che coprono l’approccio adottato che si basa, tra le altre cose, su una significativa riduzione delle dimensioni rispetto agli altri progetti.

Il nostro concetto di fusione compatta combina diversi approcci alternativi di confinamento magnetico, prendendo le parti migliori di ciascuno, e offre una riduzione delle dimensioni del 90 per cento rispetto agli attuali reattori allo studio“, ha detto Tom McGuire, compact fusion lead for the Skunk Works’ Revolutionary Technology Programs di Lockheed Martin “Le dimensioni ridotte permetteranno di progettare, costruire e testare la tecnologia CFR in pochissimo tempo”.

Il reattore al quale sta lavorando la Lockheed non dovrebbe essere più grande di una stanza e produrre fino a 100 megawatt di energia elettrica; risulterebbe quindi adatto anche a garantire la propulsione a navi, velivoli e mezzi terrestri, la cui costruzione è il principale campo di attività della società statunitense.

Lockheed Martin ha anche diffuso un video su questa tecnologia:

[youtube UlYClniDFkM nolink]

Dopo aver completato alcuni cicli di progettazione-costruzione-test, il team del progetto CFR prevede di essere in grado di produrre un prototipo in cinque anni. Ogni step conferma la fiducia in questa tecnologia, dichiara l’azienda di Bethesda nel Maryland, che è anche alla ricerca di partner per contribuire allo sviluppo di questo progetto.

Lockheed Martin è una società che impiega circa 113.000 persone in tutto il mondo e che si occupa prevalentemente di sicurezza e di aerospaziale con un fatturato annuo di circa 45 miliardi di dollari.

www.lockheedmartin.com

 

 

 

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