Da ST un circuito integrato per migliorare i consumi e ridurre le emissioni

STMicroelectronics ha perfezionato uno dei primi chip che aiuterà i produttori di automobili ad adeguarsi alla continua evoluzione delle normative nei principali mercati mondiali per ridurre i consumi e le emissioni. In Europa, nel 2014 la normativa Euro 6 sostituirà l’Euro 5 e il limite di emissioni medie di CO2 si ridurrà fino a 95g/km entro il 2020. In Cina, nel 2011 entrerà in vigore il Chinese 4, simile all’Euro 4, mentre la città di Beijing sta pianificando di adottare il Chinese 5. Negli USA, i limiti previsti dal Corporate Average Fuel Economy (CAFE) per le automobil adibite al trasporto di passeggeri aumenteranno da 30,4 a 37,8 mpg (miglia per gallone di carburante) entro il 2016 per arrivare poi a 50,6 mpg entro il 2025.

Per rispettare queste normative sempre più rigorose e continuare a proporre ai clienti prodotti nuovi e interessanti, i fabbricanti di automobili stanno esplorando diverse soluzioni per garantire maggiore efficienza nei consumi. Una strada possibile è ridurre l’energia consumata dal sistema per il controllo dell’elettronica delle portiere o per la climatizzazione dell’abitacolo. Il nuovo CI della ST raggiunge l’obiettivo poiché permette di “spegnere” i vari moduli quando non sono utilizzati, sfruttando il vantaggio della nuova caratteristica di “rete parziale” (partial networking) prevista dalle più recenti specifiche CAN, ISO 11898-6, e può ridurre le emissioni medie di CO2 di un veicolo di oltre 2g/km.

Il nuovo chip, L99PM72PXP, si aggiunge all’attuale gamma di ricetrasmettitori CAN/LIN della ST ed è tra i primi circuiti integrati in commercio a supportare le reti parziali. È il risultato di una stretta collaborazione tra la ST e un noto produttore tedesco di automobili, che sarà il primo cliente ad utilizzare il componente nelle sue vetture. La ST fa parte di un consorzio che riunisce i principali produttori di semiconduttori per l’automobile e i fabbricanti tedeschi di auto per favorire la diffusione dello standard ISO 11898-6.

Marco Monti, Direttore Generale della Divisione Elettronica per l’Automobile della ST, ha commentato: “Autorità pubbliche di tutto il mondo stanno definendo obiettivi ambientali sempre più ambiziosi per le nuove automobili; per questo i produttori devono massimizzare l’efficienza all’interno del veicolo. L’integrazione del nuovo approccio di rete parziale dà immediatamente un vantaggio di circa 2g/km di CO2 e va nella direzione del rispetto delle nuove normative.”

Il dispositivo L99PM72PXP è un nuovo componente della famiglia di CI della ST per il sistema di gestione della potenza. Integra entrambi i livelli fisici High-Speed CAN (HS-CAN) e LIN, e tutte le funzioni necessarie per realizzare una unità elettronica di controllo (Electronic Control Unit, ECU) completa per applicazioni “car body”. Le sue caratteristiche sono studiate in modo particolare per applicazioni specifiche come i moduli per il controllo della climatizzazione o l’unità di controllo delle portiere, i moduli per il controllo dei sedili, del bagagliaio e del rimorchio/trailer, del tettuccio apribile e dei retrovisori.

A differenza dei ricetrasmettitori CAN disponibili, il dispositivo L99PM72PXP è in grado di monitorare autonomamente il bus CAN anche se il processore principale del modulo non è attivo. Il modulo viene attivato solo quando rileva un segnale di attivazione con l’indirizzo corretto. Poiché interi segmenti della rete CAN possono essere disattivati, il dispositivo L99PM72PXP contribuisce alla riduzione complessiva dei consumi elettrici.

Un’altra caratteristica, unica del dispositivo L99PM72PXP, è la presenza di meccanismi di sicurezza che intervengono in caso di guasto, per una maggiore sostenibilità e affidabilità delle unità di controllo dell’elettronica di bordo. Funzioni integrate per la supervisione delle temperature e tensioni di alimentazione del microcontrollore garantiscono una maggiore protezione in caso di guasti. Inoltre funzioni periferiche a basso costo, come gate driver high-side e low-side, amplificatori operazionali e regolatori di tensione, riducono il numero di componenti esterni necessari e i costi complessivi di sistema.
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