Pipistrel Taurus G4 vince il Green Flight Challenge 2011

Il prototipo Taurus G4 della casa slovena Pipistrel ha vinto il Green Flight Challenge 2011 sponsorizzato da NASA e Google, aggiudicandosi così il premio di 1,35 milioni di dollari messo in palio dal gigante di Mountain View. Un premio più che meritato dal momento che il vincitore ha letteralmente polverizzato le prestazioni minime richieste che erano quelle di volare per almeno 200 miglia (320 km) ad una velocità media superiore a 100 mph (160 chilometri orari) consumando non più di un gallone (3,8 litri) di carburante equivalente per persona trasportata, ovvero, raggiungere almeno i 200 pMPGe (passenger miles per gallon equivalent). Ebbene il Taurus G4 ha volato per la distanza richiesta ad una velocità media superiore ai 100 mph con un consumo di appena 403.5 pMPGe, un vero record.
La manifestazione aveva lo scopo di promuovere l’utilizzo di energie pulite ed i bassi consumi anche in campo aeronautico.
L’aereo vincitore che correva con i colori dello State College della Pennsylvania (Pipistrel-USA.com), è stato realizzato dalla società Pipistrel di Aidussina, in Slovenia, a pochi chilometri dal confine italiano. Si tratta di un’evoluzione del Taurus G2, una struttura a doppia fusoliera con un’apertura alare di circa 23 metri, quattro posti ed un motore da 145 kW al centro della struttura che fa girare un’elica del diametro di due metri. I 100 kg di batterie al litio presenti a bordo garantiscono un’autonomia di 300 miglia circa.
Caratteristiche assolutamente eccezionali che aprono la strada ad un mercato, quello dei velivoli elettrici, dalle grandi prospettive di sviluppo. Fino a pochi anni fa pensare ad un velivolo elettrico con questa autonomia ed in grado di volare ad una velocità di oltre 100 mph era semplicemente impensabile.
Ecco il video con le fasi più importanti della manifestazione:

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Al secondo posto si è piazzato un altro velivolo elettrico, l’e-Genius tedesco portato in gara dal team californiano Ramona che si è aggiudicato il secondo premio di 120.000 dollari e che ha consumato appena 375.7 pMPGe. Molto distanti gli altri concorrenti che utilizzavano motori a combustione interna o ibridi (Phoenix con 94,3 pMPGe e Eco Eagle della Embry-Riddle con 72,2 pMPGe.

Alla manifestazione che si è svolta presso il Sonoma County Airport in California hanno partecipato 14 squadre.

Jack W. Langelaan, leader del team Pipistrel ha dichiarato: “Insieme abbiamo dimostrato che l’elettricità è un valido carburante alternativo per alimentare gli aerei. Appena due anni fa, percorrere 200 miglia in meno di un’ora con un aereo elettrico era pura fantascienza. Oggi invece stiamo guardando al futuro dell’aviazione” mentre Jack Parrish della NASA ha affermato che “L’aviazione elettrica può considerarsi ormai nella fase di sperimentazione pratica“.

Da segnalare, infine, che alla realizzazione del terzo classificato, l’Eco Eagle ha contribuito anche LifeGate, grazie all’iniziativa del suo fondatore Marco Roveda, da sempre appassionato di volo ultraleggero e pionere della sostenibilità ambientale. Eco Eagle, il primo aereo ibrido della storia, è stato progettato dagli studenti dell’Università aeronautica Embry-Riddle di Cape Canaveral ed utilizza un sistema ibrido con un motore Rotax 912 da 100 HP, che fornisce la propulsione necessaria per il decollo e un motore elettrico da 40 HP, che entra in funzione quando l’aereo raggiunge la velocità di crociera. Alla Embry-Riddle University è andato il terzo premio di 80.000 dollari.
http://cafefoundation.org

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