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Le macchine a stati finiti (FSM) rappresentano un modello fondamentale per descrivere il comportamento di sistemi con un numero finito di stati, dove il passaggio tra stati avviene solo al verificarsi di determinate condizioni. Questo concetto è ampiamente utilizzato sia nella scienza che nell’industria dell’automazione, grazie alla sua capacità di offrire soluzioni chiare e semplici per la progettazione di sistemi elettronici.
L’articolo presentato sul numero 280 di Elettronica In, discute in dettaglio come le FSM possano essere applicate all’automazione, sia in contesti industriali che nell’ambito dell’hobbistica tecnologica. Grazie alla versatilità e alla semplicità di piattaforme come Arduino, anche chi non ha conoscenze approfondite in elettronica può sfruttare le potenzialità delle FSM per realizzare progetti pratici.
L’articolo descrive vari esempi di implementazione delle FSM con Arduino, tra cui l’uso di interruttori per il controllo di luci e la gestione di LED in sequenza. Un focus particolare è dato alla simulazione di un nastro trasportatore, tipico dell’automazione industriale, che illustra come Arduino possa gestire vari sensori e azionamenti in modo sinergico.
Attraverso diagrammi e listati di codice, viene mostrato come sia possibile tradurre le teorie delle FSM in soluzioni pratiche, applicabili a una vasta gamma di scenari, dai dispositivi domestici ai complessi sistemi industriali. Questo approccio non solo facilita la comprensione dei concetti teorici, ma promuove anche l’innovazione e la sperimentazione, rendendo la tecnologia accessibile a un pubblico più ampio.
L’articolo si conclude sottolineando l’importanza delle FSM nella progettazione di sistemi affidabili e la capacità di Arduino di rendere questa tecnologia fruibile anche ai principianti, aprendo la strada a nuove idee e soluzioni nel campo dell’automazione.
