Impianto fotovoltaico per l’Extremely Large Telescope

L’impianto fornirà elettricità al telescopio durante il giorno. L’energia risparmiata sarà significativa, poiché il più grande telescopio del mondo consumerà la maggior parte dell’energia proprio durante il giorno, per stabilizzare la temperatura del telescopio e delle ottiche situate all’interno della cupola.

L’Eso ha intrapreso un’importante iniziativa per rendere più “verde” il suo nuovo, rivoluzionario telescopio da terra: il prossimo anno, un sistema di gestione dell’alimentazione e un impianto fotovoltaico verranno installati nei pressi del sito dell’Elt (Extremely Large Telescope) dell’ESO con l’obiettivo di raggiungere la piena maturità operativa entro i 2 anni successivi.

Una delle maggiori sfide nella costruzione dell’Elt dell’Eso sul Cerro Armazones, Antofagasta, in Cile, è quella di garantire la disponibilità di un’alimentazione elettrica pulita e molto affidabile.

Poiché il telescopio si trova vicino ad aree che ricevono tra le più alte quantità di radiazione solare nel mondo, questo obiettivo può essere raggiunto installando e gestendo un sistema di stabilizzazione dell’alimentazione legato alla rete e un impianto fotovoltaico, indipendente dal sistema di distribuzione della rete elettrica.

Lunedì 5 novembre l’Eso ha firmato un contratto con la società Saesa per installare e gestire entrambe le strutture. Il sistema di gestione dell’alimentazione elettrica fornirà elettricità altamente affidabile, avrà piena capacità di backup e un’unità di standby per ridondanza o manutenzione. L’impianto fotovoltaico utilizzerà energia rinnovabile per fornire elettricità al telescopio durante il giorno ma fungerà anche da impianto di energia di riserva per la regione di Antofagasta in quanto sarà in grado di fornire energia alla comunità locale tramite la rete in caso di un’interruzione di corrente molto distribuita.

L’impianto fotovoltaico fa parte degli sforzi organizzativi dell’Eso per ridurre la sua “impronta di carbonio”. Per l’Elt, l’energia risparmiata sarà significativa, poiché il più grande telescopio del mondo consumerà la maggior parte dell’energia durante il giorno, per stabilizzare la temperatura del telescopio e delle ottiche situate all’interno della cupola.

www.eso.org

 

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