Nvidia acquisisce Mellanox per 6,9 miliardi di dollari mentre Intel lancia il Consorzio CXL

Grandi manovre nel mondo dell’HPC, ovvero dei computer ad elevate prestazioni e dei server cloud: il giorno stesso della notizia dell’acquisizione da parte di NVIDIA di Mellanox, società israeliana specializzata nell’interconnessione dei nodi di calcolo con la sua architettura InfiniBand, Intel – che in passato aveva collaborato con Mellanox – lancia il consorzio Compute Express Link (CXL) per promuovere una tecnologia di interconnessione aperta con partner del calibro di Alibaba, Cisco, Dell EMC, Facebook, Google, Hewlett Packard Enterprise, Huawei e Microsoft, ovvero dei principali fornitori di servizi di cloud computing.

Due notizie che sottolineano l’importanza dell’efficienza delle interconnessioni negli HPC, pari in alcuni casi a quella dei più blasonati sistemi di accelerazione, CPU o GPU che siano. I datacenter e i computer ad elevate prestazioni sono infatti realizzati da centinaia o migliaia di nodi di elaborazione e accelerazione interconnessi tra loro; e proprio dall’efficienza delle connessioni tra i vari nodi che dipendono fortemente le prestazioni complessive del sistema.

In base all’accordo, NVIDIA acquisterà tutte le azioni ordinarie emesse e in circolazione di Mellanox per 125 dollari ad azione in contanti, per un valore totale di circa 6,9 miliardi di dollari. L’acquisizione riunirà due delle aziende leader a livello mondiale nel calcolo ad alte prestazioni (HPC): insieme, la piattaforma di calcolo NVIDIA e le interconnessioni di Mellanox alimentano oltre 250 dei supercomputer TOP500 del mondo e hanno come clienti tutti i principali fornitori di servizi cloud e produttori di computer.

Primo innovatore nella tecnologia di interconnessione ad alte prestazioni, Mellanox è stato il pioniere della tecnologia di interconnessione InfiniBand, che insieme ai suoi prodotti Ethernet ad alta velocità è ora utilizzata in oltre la metà dei supercomputer più veloci del mondo e in molti dei principali datacenter scalabili.

Con Mellanox, NVIDIA ottimizzerà i carichi di lavoro attraverso l’intero computing, networking e stack di storage, per ottenere prestazioni più elevate, maggiore utilizzo e minori costi operativi per i clienti.

L’emergere di algoritmi per l’intelligenza artificiale e la scienza dei dati, così come la presenza di miliardi di utenti simultaneamente connessi, sta alimentando fortemente la domanda di prestazioni dei datacenter”, ha affermato Jensen Huang, fondatore e CEO di NVIDIA. “Affrontare questa domanda richiederà architetture olistiche che collegano un vasto numero di nodi di elaborazione veloce su tessuti di reti intelligenti per formare un gigantesco motore di calcolo.”

Siamo entusiasti di unire la piattaforma di elaborazione accelerata di NVIDIA con la piattaforma di rete accelerata di Mellanox sotto lo stesso tetto, per creare soluzioni per datacenter di nuova generazione. Sono particolarmente entusiasta di lavorare a stretto contatto con i leader visionari di Mellanox per inventare i computer del futuro.

Condividiamo la stessa visione per l’elaborazione accelerata di NVIDIA“, ha affermato Eyal Waldman, fondatore e CEO di Mellanox. “La combinazione delle nostre due aziende rappresenta un’estensione naturale della nostra partnership di lunga data ed è un ottimo adattamento date le nostre comuni culture basate sulla performance. Questa combinazione favorirà la creazione di una tecnologia potente e di fantastiche opportunità per il nostro personale.

Le aziende hanno una lunga storia di collaborazione e innovazione congiunta, che si riflettono nei recenti contributi nella costruzione dei due supercomputer più veloci del mondo, Sierra e Summit, gestiti dal Dipartimento di Energia degli Stati Uniti. Molti dei principali fornitori di servizi cloud al mondo utilizzano anche GPU NVIDIA e interconnessioni Mellanox. Una volta completata la fusione, NVIDIA intende continuare a investire in eccellenze e talenti locali in Israele, uno dei centri tecnologici più importanti del mondo.

La risposta di Intel

Lo stesso giorno dell’annuncio ufficiale dell’acquisizione di Mellanox da parte di NVIDIA, Intel ha annunciato la fondazione di un consorzio per sviluppare la tecnologia d’interconnessione Compute Express Link (CXL) di proprietà di Intel che, contestualmente, l’ha donata al consorzio. L’iniziativa ha lo scopo di unire le forze tra diversi soggetti per migliorare le performance di questa tecnologia rimuovendo i limiti prestazionali nelle operazioni che richiedono un uso intensivo di potenza di elaborazione di CPU e di appositi acceleratori.

Questi acceleratori richiedono una connessione ad alte prestazioni con il processore e, idealmente, condividono uno spazio di memoria comune per ridurre il sovraccarico e la latenza. CXL è una tecnologia chiave che consente la coerenza della memoria tra l’acceleratore e la CPU, con una larghezza di banda molto elevata, e lo fa utilizzando un’infrastruttura ben congegnata basata su PCI Express Gen 5.

In particolare, CXL crea un’interconnessione ad alta velocità e bassa latenza tra CPU e acceleratori di carico di lavoro, come GPU, FPGA e networking. CXL mantiene la coerenza della memoria tra i dispositivi, consentendo la condivisione delle risorse per prestazioni più elevate, riduzione della complessità dello stack software e riduzione dei costi complessivi del sistema.

Sebbene esistano altri protocolli di interconnessione, CXL è unico nel fornire coerenza di memoria CPU / dispositivo, complessità ridotta sul dispositivo e un’interfaccia fisica ed elettrica standard.

 

 

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