Problemi agli orologi atomici di Galileo

L’ESA ha reso noto che nove orologi atomici a bordo dei satelliti del sistema di navigazione europeo non sono funzionanti.

Lo ha dichiarato il direttore generale dell’ESA Jan Worner durante una conferenza stampa presso il quartier generale dell’ESA a Parigi.

Secondo l’ESA – che sta analizzando le cause dei malfunzionamenti – gli orologi compromessi sarebbero 9 sui 72 totali, nello specifico sei maser a idrogeno passivo e tre orologi atomici al rubidio. Al momento, ogni satellite può fare affidamento su almeno due dei quattro orologi in dotazione (due al rubidio e due maser all’idrogeno) che ne garantiscono il buon funzionamento.

A oggi – ha spiegato Woerner – proprio grazie al gran numero di orologi possiamo affermare che nessuno dei satelliti della costellazione è fuori uso“. La costellazione Galileo ha raggiunto quota 18 lo scorso 17 novembre quando gli ultimi quattro satelliti sono partiti dallo spazioporto europeo di Kourou a bordo del vettore Ariane 5 appositamente modificato per traportare 4 payload. L’intera costellazione – composta da 24 elementi più sei di riserva –  sarà completata nel 2020.

Presso l’ESTEC, il centro tecnico dell’ESA nei Paesi Bassi, i tecnici stanno cercando di risalire alla causa dei guasti, con la collaborazione della società svizzera costruttrice degli orologi (SpectraTime) e delle aziende responsabili della produzione dei satelliti (Airbus, Thales Alenia Space, OHB e SSTL). L’ESA è anche in contatto con l’agenzia spaziale indiana, che utilizza gli stessi orologi nel suo sistema di navigazione satellitare.

Al momento i tecnici stanno cambiando il modo in cui gli orologi sono gestiti in orbita. Per quanto riguarda il prossimo lancio di 4 satelliti previsto per la fine di quest’anno, non sono escluse modifiche radicali agli orologi atomici.

Dalla precisione di questi orologi (e, naturalmente, dal loro corretto funzionamento), dipende la qualità del dato di posizionamento ricavato dai ricevitori terrestri. I maser all’idrogeno montati nei satelliti Galileo hanno una precisione di un miliardesimo di secondo al giorno pari ad uno scostamento massimo di un secondo ogni tre milioni di anni.

www.esa.int

 

 

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