Galileo 11 e 12 regolarmente in orbita

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Galileo 11 e 12 sono partiti alle 11:51 GMT (00:51 CET, 08:51 ora locale) dalla Guyana Francese portati in orbita da un vettore Soyuz. Col lancio odierno, il numero dei satelliti della costellazione europea Galileo è raddoppiato negli ultimi nove mesi, potendo contare ad oggi ben 12 satelliti in orbita.
Questo sesto lancio di Galileo è stata un’operazione da manuale con tutte le fasi portate a termine nei tempi previsti, con lo stadio superiore Fregat che ha posizionato nell’orbita a 23.500 km di altezza i due satelliti, 3 ore e 48 minuti dopo il liftoff.
Con il lancio di oggi, l’Europa ha raddoppiato il numero dei suoi satelliti Galileo in orbita in soli nove mesi“, ha commentato Jan Woerner, Direttore Generale dell’ESA.
Galileo 11 e 12
Con questo lancio e con le stazioni di terra già attive, la realizzazione del programma Galileo è ora a portata di mano, con i primi servizi forniti dalla rete che saranno disponibili già il prossimo anno. A dimostrazione della bontà dell’investimento in questo campo.”
L’ottima performance di questi satelliti, già verificata sul campo,  consente all’Europa di entrare di diritto nel club dei fornitori mondiali di servizi di navigazione satellitare“, ha osservato Didier Faivre, direttore del programma Galileo dell’ESA e delle attività correlate.
La produzione, il collaudo e il lancio dei restanti satelliti procedono a ritmo costante secondo i piani.”
Il prossimo anno la campagna di lanci (che a regime dovrà portare a quota 30 satelliti la costellazione) si fermerà per lasciare spazio ad un’attività di test, in vista dell’avvio ufficiale dell’operatività con la fase denominata “Initial Services”, che è l’obiettivo posto dalla Commissione Europea per la fine dell’anno.
I lanci riprenderanno nella seconda metà del 2016 con un vettore Ariane 5 in grado di portare in orbita con ciascun lancio ben 4 satelliti invece di due.
Questo mese vedrà il decimo anniversario del lancio del primo satellite di navigazione europeo: GIOVE-A, il 28 dicembre 2005. Questo satellite ha consentito di verificare le frequenze operative della rete, di esplorare le condizione delle orbite sulle quali sono stati posizionati i satelliti Galileo nonché di testare l’hardware del sistema.
www.esa.int
 
 

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