Venus Express: una missione lunga dieci anni

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Nel 2005 venne lanciata la sonda dell’ESA Venus Express,  nell’ambito di una importante missione che vide la forte partecipazione INAF e il supporto finanziario dell’ASI.
La sonda giunta su Venere l’11 aprile 2006, ha concluso la propria missione nel 2014.
Venus express ha raccolto grandi quantità di dati sul pianeta, sull’atmosfera e sulla sua superficie. Protagonista attiva della missione L’Italia e l’INAF, presenti con gli strumenti VIRTIS (una camera iperspettrale nel visibile e nell’infrarosso ideata dallo IAPS di Roma) e PFS (uno spettrometro), con una importante partecipazione su ASPERA-4 (dedicato allo studio del plasma).
Ha destato particolare interesse l’atmosfera di Venere, la più densa di tutto il Sistema solare e composta per la maggior parte da anidride carbonica. Venere è avvolto da uno spesso strato di nuvole composte da acido solforico. Tale combinazione di gas con lo strato di nubi perenne ha portato ad un riscaldamento serra enorme, portando la temperatura superficiale di Venere poco oltre i 450ºC.
Inoltre, la densità di nuvole e atmosfera ha da sempre nascosto ai nostri occhi il pianeta, impenetrabile dai telescopi a terra.
Fenomeno inusuale è quello dei venti che soffiano più in alto delle nuvole soffiano a 400 chilometri orari, 60 volte più veloce della rotazione planetaria, con fenomeni quali i famosi vortici polari.
Su Media INAF il commento di Giuseppe Piccioni, dell’INAF-IAPS di Roma, principal investigator di VIRTIS: “Abbiamo spremuto per lungo e per largo la sonda con tutti gli strumenti a bordo per avere veramente il massimo in termini di ritorno scientifico. I tantissimi ed importanti risultati scientifici ottenuti sulla comprensione del pianeta gemello sono ormai parte della storia scientifica e dell’esplorazione spaziale. Di sicuro il nostro lavoro non è ancora terminato”.
Fonte: Inaf

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