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Il MIT Boston, in collaborazione con Jain, azienda statunitense di sistemi di irrigazione, ha creato un nuovo dissalatore fotovoltaico, che rende potabile l’acqua salata, anche in condizioni meteorologiche avverse.
Il progetto che si è aggiudicato il premio Desal 2015, consta in pannelli solari che ricaricano delle batterie che alimentano una macchina per elettrodialisi, che fa passare l’acqua tra due elettrodi con carica opposta che estraggono fuori gli ioni dall’acqua, lasciando solamente quella dolce all’interno del flusso.
Ci pensano poi alcune membrane a separare l’acqua dolce da quella salata con i raggi ultravioletti che la disinfettano.
Il desalinizzatore, a basso costo ed ecosostenibile, è progettato per attuare un controllo ottimale sull’acqua, gestendo variabili importanti come la potenza della pompa o la posizione delle valvole a seconda della diversa temperature e dell’esposizione solare.
Il progetto potrebbe rivelarsi molto utile soprattutto per quei Paesi in via di sviluppo che hanno nelle proprie falde acquifere l’acqua salata e non hanno le possibilità economiche di attuare politiche di desalinizzazione adeguate ed efficaci.
Ogni singolo dispositivo potrebbe fornire acqua potabile sufficiente per coprire il fabbisogno di un villaggio composto dalle 2000 alle 5000 persone, con un considerevole risparmio energetico.
Fonte: Jain
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