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Malta cerca di abbandonare l’atavica dipendenza da petrolio per la produzione di energia elettrica, puntando al fotovoltaico galleggiante, anche per restare negli standard europei che prevedono di produrre almeno il 10% del proprio fabbisogno energetico da fonti rinnovabili entro il 2020.
Oltre all’energia eolica, al centro dell’attenzione di Malta è finita anche l’energia solare penalizzata sull’isola a causa della mancanza di terreni disponibili viste le limitate disponibilità per l’allocazione degli impianti a terra.
Per ovviare a tale problema, il Consiglio maltese per la Scienza e la Tecnologia sta considerando l’idea di realizzare parchi solari galleggianti sul mare, finanziando con 200 mila euro lo studio su un progetto molto interessante.
Il progetto ‘Solaqua’ , guidato dal professor Luciano Mulè Stagno, dell’Istituto per l’energia sostenibile dell’Università di Malta, vede la cooperazione di Pandia Energy e General Membrane Ltd. Il prossimo step è valutare la fattibilità tecnica e finanziaria dei pannelli solari galleggianti in mare aperto.
Il progetto ‘Solaqua’ è unico nel suo genere in quanto sarebbe il primo impianto galleggiante realizzato in mare e non solamente su bacini idrici.
Fonte: General Membrane

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