Prima missione spaziale per l’India alla scoperta di Marte

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L’India ha inviato per la prima volta nella sua storia una sonda che esplorerà e studierà il Pianeta rosso. La navicella, ”Mangalyaan” (letteralmente veicolo su Marte), progettata e lanciata dall’ISRO Mars Orbiter Mission (MOM), proverà a rilevare, grazie a dei sensori, la presenza di metano nell’atmosfera e cercherà di rafforzare l’ipotesi dell’esistenza di qualche forma di vita primitiva su Marte.

L’inserimento nell’orbita marziana della sonda, lanciata il 5 novembre del 2013 con il vettore Polar Satellite Launch Vehicle (PSLV) dal Satish Dhawan Space Centre dell’Indian Space Research Organisation (ISRO), a Sriharikotae, è previsto per il 24 settembre.

Il veicolo spaziale, costato 69 milioni di dollari, si sveglierà dall’ibernazione per bruciare buona parte del carburante che alimenta il motore a propulsione liquida (da 440 Newton) per frenare ed entrare nell’orbita attorno al pianeta a 366 km x 80.000 km.

La navicella ha già percorso 622 milioni di chilometri nel suo viaggio verso Marte attraverso il sistema solare. La sonda, che pesa 1350 chili ed è in viaggio da 10 mesi, si trova a 199 milioni di chilometri di distanza dalla Terra e viaggia con una velocità di 22,33 km/s.

Gli obiettivi scientifici dell’esplorazione saranno quelli di studiare l’atmosfera e individuare come detto i segnali della presenza di metano, oltre ovviamente a studiare la superficie marziana.

A tal riguardo sono state installate strumentazioni scientifiche all’avanguardia: la Mars Color Camera, il Lyman Alpha Photometer (che servirà per misurare l’abbondanza di idrogeno e deuterio e studiare il processo di perdita di acqua dai pianeti), il Thermal Imaging Spectrometer (per mappare la composizione superficiale), lo spettrometro di massa MENCA (che studierà la composizione atmosferica) e il sensore a metano (methane gas sniffer – MSM).

Fonte: ISRO

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