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Ambiente ed energie rinnovabili occupano da tempo un posto rilevante nell’agenda politica del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che ha recentemente annunciato che alcune tra le più rilevanti aziende e organizzazioni pubbliche e private americane, punteranno in misura sempre maggiore sulle energie rinnovabili.
“Negli Stati Uniti ogni quattro minuti viene installato un nuovo tetto solare su edifici o aziende“, suole ripetere nelle ultime interviste il presidente americano, soprattutto dopo aver visionato gli ultimi allarmanti rapporti sul clima.
A tal riguardo, Obama ha lanciato una nuova sfida in tema di riqualificazione energetica, per contrastare in maniera decisa il riscaldamento globale, stanziando due miliardi di dollari per rendere meno energivori gli edifici governativi.
Inoltre, a quattro anni dal suo annuncio di voler dotare la Casa Bianca di pannelli solari, ecco che finalmente anche la White House avrà il suo impianto fotovoltaico da 6,3 kilowatt (il cui costo verrà ripagato completamente in otto anni), installato su una parte circoscritta del tetto, come mostrato nel video pubblicato sul sito ufficiale del Governo statunitense:
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Già nel 2010, come detto, in realtà, Obama aveva annunciato tale intenzione, concretizzata poi ufficialmente nel progetto dimostrativo realizzato dal Segretario all’Energia dell’epoca, Steven Chu, che prevedeva l’installazione di pannelli fotovoltaici e di un impianto termico sulla Casa Bianca, ma a causa di beghe burocratiche l’idea era stata temporaneamente accantonata per essere poi ripresa con successo solo adesso.
In realtà, però, c’è da ricordare come il primo presidente americano a sfruttare le energie rinnovabili per fornire energia alla White House sia stato Jimmy Carter, in carica dal 1977 al 1981, che installò un sistema di pannelli fotovoltaici, poi rimosso dal suo successore repubblicano Ronald Reagan.
Fonte: White House
