Internet of Things? Pronti!

Arduino_Yun

A gennaio avevamo previsto che il 2013 sarebbe stato l’anno dei dispositivi Linux Embedded, ovvero delle board stand-alone con sistema operativo basato su Linux, in grado di elaborare facilmente e velocemente grandi quantità di dati e di trasferirli, altrettanto facilmente, in Rete.

 

Precursore, nei sistemi Linux Embedded low-cost, è stata la board Raspberry Pi, che ha evidenziato i vantaggi che l’impiego di un sistema operativo offre rispetto ai dispositivi basati su microcontrollore. Il principale, in un mondo che diventa sempre più connesso, riguarda proprio la capacità di connettersi alla Rete.

Il sistema operativo GNU/Linux nasce con la “vocazione” della connettività Internet: i protocolli TCP/IP (Transport Control Protocol – Internet Protocol) sono legati a doppio filo alla storia di UNIX prima, e dei suoi successori poi, sino all’attuale GNU/Linux. Purtroppo questi piccoli microcomputer sono piuttosto carenti per quanto riguarda l’interfacciamento col mondo esterno, nel senso che gli I/O sono pochi e tutti piuttosto difficili da gestire dal momento che sono controllati direttamente dal sistema operativo. 
La stessa board Raspberry Pi presenta qualche “problemino” da questo punto di vista.

L’unico modo per rendere più agevole la vita agli sviluppatori è quello di combinare le due tecnologie: da un lato il sistema a microcontrollore basato su Arduino (che ormai è uno standard per tutti) e dall’altro un microcomputer Linux-based per gestire la connettività. A questa soluzione sono giunti un po’ tutti, e negli ultimi mesi abbiamo assistito alla nascita di varie board con questa impostazione.

Tra le più interessanti dobbiamo segnalare la nuova Arduino Yún e la board Udoo, quest’ultima premiata dalla comunità di Kickstarter con un finanziamento di oltre 641 mila dollari, 20 volte quanto richiesto.

Entrambe le schede presentano una spiccata propensione per la connessione al web: tramite Ethernet o mediante il modulo Wifi disponibile a bordo. Sicuramente Udoo presenta una maggior capacità di elaborazione ed offre tutte le prestazioni che deve avere un microcomputer; dalla sua Yún sembra avere, nello stile di Arduino, una grande semplicità d’uso.

In ogni caso, entrambe le schede aprono le porte del web a milioni di appassionati che ora potranno realizzare facilmente dispositivi e applicazioni per quell’Internet delle Cose che ormai è alle porte.

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