Virginia Tech domina la RoboCup2011

Dopo anni di incontrastato dominio giapponese e tedesco, la più importante gara della RoboCup 2011 che si è svolta all’inizio di luglio a Istanbul – la Louis Vuitton Humanoid Cup – è stata vinta dal robot CHARLI-2 del RoMeLa (Robotics and Mechanisms Laboratory) della statunitense Virginia Tech. Come se non bastasse, il terzo posto se lo è aggiudicato il mini robot umanoide DARwIn-OP, sempre della Virginia Tech. Entrambi questi robot hanno vinto le categorie nelle quali gareggiavano, l’AdultSize (robot umanoidi alti 100-130 centimetri) per CHARLI-2 e KidSize per DARwin-OP; la categoria intermedia, TeenSize, è stata vinta da NimbRo dell’Università di Bonn, campione uscente.
Ecco il video della semifinale e finale della AdultSize League che ha visto la vittoria di CHARLI-2:

[youtube 3dL-Lbc0mFw]

Sono particolarmente felice di questa vittoria in quanto la Louis Vuitton Humanoid Cup è considerata la competizione più prestigiosa nel campo dei robot umanoidi” ha dichiarato Dennis Hong, professore associato di ingegneria meccanica della Virginia Tech “dopo sette anni di dominio giapponese e le ultime due edizioni vinte dai tedeschi, finalmente la coppa di cristallo arriva negli Stati Uniti. Senza considerare che CHARLI è ancora in fase di sviluppo e addirittura  gli mancano le mani”.

CHARLI 2 (acronimo di Cognitive Humanoid Autonomous Robot with Learning Intelligence) è il secondo di una serie di robot umanoidi sviluppati dal team del dottorando Jeakweon Han, originario della Corea ma che ora vive a Blacksburg; il capostipite (CHARLI-L) aveva debuttato nella primavera del 2010 affermandosi subito a livello nazionale. Nella categoria KidSize, il team di DARwIn (acronimo di Dynamic Anthropomorphic Robot with Intelligent) ha sbaragliato il campo, compresi gli agguerriti giapponesi; il robot è stato messo a punto per la gara con la collaborazione degli studenti di ingegneria dell’Università della Pennsylvania.

Il progetto DARwIn è nato nel 2003 per volontà del professore Hong che ha anche fondato il RoMeLa; scopo dell’iniziativa è quello di studiare la locomozione umana e riprodurne i meccanismi. DARwIn-1, il primo robot della serie, è stato presentato nel 2004; negli anni seguenti le versioni si sono fatte sempre più sofisticate e performanti, sino all’attuale DARwIn-OP, introdotto l’anno scorso: un progetto completamente open-source sia nell’hardware che nel software, tutte le informazioni necessarie alla sua costruzione sono disponibili gratuitamente on-line, compresi i piani dettagliati per la costruzione ed il montaggio.
E questo è il video della finale della KidSize League vinto dal team DARwin:

[youtube XLKKbz2mNyo]

Il trofeo conquistato rimarrà alla Virginia Tech sino alla prossima edizione della RoboCup che si terrà a Città del Messico nel luglio 2012.
Nelle altre categorie della RoboCupSoccer (Simulation League, Small Size League, Middle Size League e Standard Platform League) si sono affermate team di varie nazionalità, così come nella RoboCupRescue e nella RoboCup @Home.
In questo contesto brillano per la loro assenza i team universitari italiani; l’unico a prendere parte alla manifestazione è stato quello italo-cileno denominato SPQR+UChile dell’Università di Roma la “Sapienza”: sette studenti italiani e tre cileni guidati dal professor Luca Iocchi. La squadra ha gareggiato con i robot umanoidi NAO nella Standard Platform League con risultati piuttosto deludenti, classificandosi nelle ultime posizioni della classifica con appena 13 punti.

RoboCup Junior

Decisamente più folto il gruppo delle squadre italiane che ha partecipato alla RoboCup Junior, manifestazione riservata ai team composti da studenti di età inferiore ai 19 anni. Purtroppo anche in questa categoria i risultati sono stati leggermente inferiori alle attese, in qualche caso anche a causa dell’inesperienza.  Ci riferiamo in particolare alle squadre del Triveneto che avevano dominato la RoboCup Junior di Catania nella categoria Rescue. I ragazzi dell’ITIS Chilesotti col loro Skinwires alla fine si sono classificati al 16° posto con 925 punti seguiti a ruota dal team dello Scalcerle di Padova con Anacleto che ha totalizzato 890 punti. Il team Ulisse del Buonarroti di Trento, che si è piazzato terzultimo  nella categoria rescue B, è stato premiato col “Best Presentation Award” per il modo con cui ha presentato il proprio robot.
Nella categoria Dance né il Rossi di Vicenza l’Archimede di Catania si sono qualificati per la finale.
E veniamo alle squadre che hanno partecipato alle gare di Soccer, provenienti quasi tutte da Roma e dalla Toscana. Da questi team, proprio per l’esperienza maturata nelle precedenti edizioni della RoboCup Junior ci si aspettava qualcosa di più. Purtroppo, a parte l’SPQR Levis entrato in finale nella Soccer Lightweight Secondary e classificatosi nella parte alta della classifica, l’SPQR Magis, l’SPQR Gravis, Leonardo, il Cardano Robotic Team e il robot dell’ISIT “Porciatti-Manetti” di Grosseto si sono classificati nella zona medio-bassa delle rispettive categorie o sono stati squalificati. 

In ogni caso, nella categoria Junior c’è grande fermento e voglia di partecipazione; quello che sorprende è la quasi totale assenza delle squadre universitarie nelle categorie superiori. Se, come qualcuno sostiene, è solo un problema di budget (i robot più sofisticati costano parecchio), con il diffondersi anche in questo campo dell’open-source hardware e software, nei prossimi anni dovrebbe essere più semplice reperire le risorse per realizzare robot in grado di prendere parte a queste manifestazioni. Non resta che aspettare: vedremo se si tratta solo di soldi oppure la ragione è un’altra.

Con la gara di Istanbul termina il ciclo annuale delle gare di robotica: l’appuntamento è per l’estate 2012 a Città del Messico per la prossima finale mondiale. I team avranno un anno per prepararsi e per fare tesoro dell’esperienza fatta.
In Italia la macchina della RoboCup Junior è già in moto: il 31 agosto verrà pubblicata la prima bozza delle linee guida RCJ ITA 2.0 mentre il 14 e 15 Ottobre si terrà a Stresa il IV Meeting nazionale della Rete RCJ ITA durante il quale verranno prese tutte le decisioni operative. La finale nazionale della RCJ Italia si terrà a Trento, preceduta da una serie di semifinali interregionali per dare la possibilità al maggior numero possibile di team di partecipare a questa iniziativa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Main Menu