Da cinquant’anni nello spazio

È passato esattamente mezzo secolo da quel 12 aprile 1961 in cui Jurij Alekseyevich Gagarin, astronauta e pilota militare dell’allora Unione Sovietica, a bordo della navicella spaziale Vostok 1 partì dalla Terra alla volta dello Spazio, primo uomo a tentare questa impresa; dieci minuti dopo il decollo, la capsula si staccò dal razzo e proseguì la sua corsa in orbita a 300 chilometri dalla Terra, sperimentando per la prima volta l’assenza di gravità. In 108 minuti, la navicella di Gagarin, compì un intero giro intorno al nostro pianeta, alla velocità di 27.000 km l’ora, per poi rientrare atterrando in un campo della Russia, vicino alla città di Takhtarova. Chi ha qualche anno ricorderà certamente le sue parole: “vedo la Terra azzurra… che meraviglia…è incredibile”.
A questo anniversario, Euronews ha dedicato un bellissimo video:

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Per celebrare l’evento e l’opera di Gagarin (morto prematuramente a 34 anni in un incidente aereo) che aprì l’era dell’esplorazione dello Spazio e che portò, nel luglio del 1969, il primo uomo sulla Luna (l’astronauta statunitense Neil Armstrong), si tengono in tutto il mondo manifestazioni che ricordano quel momento storico. In Italia, ASI, RIA Novosti (agenzia di stampa russa) e l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” organizzano una mostra fotografica dal titolo “Vedo la Terra azzurra”. Il nome della mostra ricorda la celebre frase pronunciata il 12 aprile 1961 dal cosmonauta russo davanti allo spettacolo della Terra vista per la prima volta dallo spazio. Poste Italiane ha presentato il francobollo celebrativo, dedicato al 50° anniversario del primo volo umano nello spazio, che raffigura Jurij Gagarin e la sua navicella.
http://www.asi.it/

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